1. Scontro di universi


    Data: 21/09/2018, Categorie: pulp, Autore: scopertaeros69

    Giuseppe guardava il mondo scorrere oltre la finestra, recluso nel grigiore dei muri di quella casa di riposo, un altro giorno si avviava alla fine e nessuno sarebbe venuto a trovarlo oggi… meglio così. Aveva avuto una buona vita e poche cose di cui lamentarsi, ma non era sempre stato così, pensò a quanto era stato fortunato in fondo, a nascere in un tempo dove la privacy era davvero tale. La sua non era stata un esistenza scevra da disagi e privazioni, ma era abituato a lavorare sodo, a non vedersi regalare nulla, e così, quando dopo due anni di fidanzamento sposò Clara aveva creduto di aver coronato il suo progetto di vita e di farsi una famiglia. Erano i primi anni del dopoguerra, l’Italia raccoglieva i suoi cocci e provava a guardare avanti, accantonati per sempre i sogni di un impero coloniale, perso di fatto la guerra, le macerie erano ovunque e non solo negli edifici: famiglie distrutte, congiunti strappati via senza un vero perché. Clara sarebbe dovuta essere la sua oasi di normalità, insieme avrebbero costruito una famiglia, dei bambini, il futuro, una mano protesa verso l’infinito, la loro eredità a quel mondo. Giuseppe era un uomo di trent’anni all’epoca, di carattere mite e dedito al lavoro e a pochi piaceri semplici, come le lunghe passeggiate lungo il canale la domenica e nelle tardee sere di primavera ed estate, il riposo nella piccola casa di periferia, poco lontana dalla fabbrica in cui lavorava. Non si interessava di politica, la politica, quella, gli ...
    ... aveva portato via un padre e due fratelli lasciandolo solo al mondo: i fascisti e i tedeschi, per il primo i partigiani per i secondi; semplicemente inghiottiti in eventi e maree della storia più forti di loro. Si era innamorato di Clara da subito, l’aveva vista diverse volte all’uscita dalla fabbrica, uscire a sua volta dallo stabilimento adiacente, avevano gli stessi orari e turni di lavoro, anche lei era sola al mondo. In cuor suo era felice ed orgoglioso, che una donna così bella avesse scelto lui, era qualcosa che non riusciva a credere, che lei fosse solo sua. Mai due caratteri avrebbero potuto essere così diversi, lui mite e riservato, lei un vulcano di vita e passioni, “Poli opposti si attraggono” gli disse qualcuno un giorno, forse era così. I primi anni insieme non furono male a dire il vero, ma poi qualcosa cambiò, Clara era una donna giovane, bella, volitiva, forse persino un po’ mascolina, ma a lui non importava, l’amava così com’era. Facevano l’amore spesso i primi tempi, poi i rapporti digradarono in modo lieve, ma inesorabile, sino a ridursi ad un paio di meccaniche scopate a settimana, lui avrebbe voluto dei figli, ma questi non arrivarono mai, “destino” pensò. Lei frequentava il circolo del Partito Comunista, lui era da sempre un cattolico praticante, più che credente, forse più per abitudine che per convinzione reale esattamente come molte persone si aggrappano a qualcosa per non doversi guardare intorno; un atteggiamento che a Clara dapprima divertì e poi ...
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