Scontro di universi
Data: 21/09/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: scopertaeros69
... all’inizio Giuseppe provò ad affrontare nuovamente Ferruccio, con esiti assai similari, anzi, l’amante ora non lo picchiava soltanto ma si divertiva ad umiliarlo, e rientrato a casa Clara rincarava la dose. Due universi che non si sarebbero mai dovuti incontrare. Qualcuno penserebbe che Giuseppe era un vigliacco, ma non era così, semplicemente non riusciva ad affrontare quella cosa ed allora...ed allora cominciò a comportarsi come se tutto non fosse mai successo. La cosa fece in qualche modo infuriare sua moglie anche di più, non appena poteva gli rovesciava addosso tutto il suo livore, la sua rabbia, la sua insoddisfazione. Poi una sera, erano i primi giorni d’ottobre, faceva insolitamente freddo, tanto da costringerlo a portare i guanti di capretto, Giuseppe rincasò dopo una delle sue interminabili passeggiate, entrò in casa, lento si diresse verso la camera da letto sapendo già cosa si sarebbe potuto aspettare. Clara era lì, come la prima volta in cui l’aveva sorpresa, schiacciata sotto il suo massiccio amante e il foulard intorno al collo. Dormivano entrambi, spossati di sesso e di alcool sino all’incoscienza, non era la prima volta. Entrò nella camera, si avvicinò al letto, non si accorsero di lui l’uomo dormiva di un sonno pesante, lei invece aperse gli occhi e lo vide, il primo sguardo fu di fastidio, il secondo di una sorta di gioia selvaggia, fu allora che qualcosa nella mente di Giuseppe si mosse. Afferrò i lembi del foulard e iniziò a tirarli in direzioni opposta ...
... ai lati del collo della donna, questa schiacciata dal peso dell’amante, che era probabilmente ancora dentro di lei, ne era imprigionata. Fu qualcosa assai rapido, sicuramente più di quanto Giuseppe avrebbe immaginato, Clara si agitò meno del previsto, probabilmente mentre si contraeva negli spasmi aveva inconsapevolmente causato un erezione di Ferruccio, poi gli occhi sgranati fissi e le petecchie. Giuseppe uscì di casa e andò al bar, ordinò un cappuccino per provare ad a allontanare il freddo che aveva dentro, senza riuscirvi, passarono un paio d’ore, poi tornò verso casa, quasi a rendersi conto di quello che aveva fatto. I lampeggianti di un auto dei Carabinieri era proprio sotto il suo portone, sospirò, si fece coraggio ed andò in contro al suo destino, quando il militare al portone gli venne incontro, dopo che una vicina lo aveva visto e lo aveva indicato, era pronto, o credeva di esserlo. Clara era morta sì, il suo amante, Ferruccio, era corso come un pazzo giù per le scale mentre le comari del pianerottolo lo avevano visto, poi vedendo la porta di casa aperta erano entrate… Per una volta erano state utili a qualcosa. Ferruccio sarebbe stato arrestato qualche giorno più tardi colpevole dell’omicidio di Clara… morì in carcere di un infezione dodici anni dopo. Il caso occupò le pagine dei quotidiani per qualche giorno, e lui, il vedovo cornuto, cambiò città e lavoro, si rifece una famiglia, non poteva più rimanere lì. Trovò un altra donna, si risposò, ebbe tre figli che gli ...