1. In casa di accoglienza per soggiorno dei migranti la sorpresa continua


    Data: 21/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn

    ... stringe la mano. Andrea “così completiamo … uno davanti ed uno dietro, poi dirai quale cazzo ti è piaciuto di più, ok”
    
    Senza dire altro i due si calano i pantaloni e mutande. “e dai che aspetti”
    
    Calo anche io. Carlo si prende il culo “tuo mi hai detto che te lo sei fatto prima quindi ora tocca a me, ok?”
    
    “si si, va bene, poi lo ripasso io” e mi mette il cazzo in bocca. Carlo mi lecca il culo per un pochino, lo prepara con le dita. Ha un bel cazzo ma non l’ho mai provato.
    
    Il cazzo di Andrea è già inumidito da umori che gusto piano e lecco con attenzione. Carlo si posiziona e spinge piano, lento ma avanza. Quando entra la cappella, sento che i muscoletti scattano e stringono l’asta con un diametro più piccolo. Prosegue la penetrazione e arriva in fondo, sento le sue palle sulle mie. Inizia a scoparmi lentamente per farmi adattare al sui cazzo, a sentirlo ed accettarlo dentro, tutto dentro, poi il ritmo aumenta e mi scopa bene. Un cazzo che lavora facendosi sentire bene e tutto. Colti secchi a volte per rompere il ritmo e farmi sussultare.
    
    Mi scopa con vigore e io aumento la succhiata e la pompa al cazzo che mi riempie la bocca. Andre a Ansima, gode e sento che inizia a vibrare pulsare a voler svuotarsi. Anche Carlo sento che è vicino all’apice, faccio di tutto per farmeli sborrare assieme e godermi il loro piacere e i loro getti dentro di me assieme. E ci riesco mentre Andrea si svuota riempiendomi abbondantemente la bocca del suo nettare, di cui non perdo ...
    ... nulla ma mi godo e bevo e degusto ogni goccia Carlo con colpi secchi, ed ogni colpo un getto, sento che sborra in me, gode di me del mio culo, del mio corpo sono tutto suo gridolini e sospiri completano il quadro di piacere. Non aspettano u minuto che si son dati il cambio, Carlo si sfila il preservativo e si versa un pò di sborra sulla cappella. Porta il cazzo sulle mie labbra e ne versa dell’altra. “lecca e bevi troia, so che ti piace”
    
    Ed io apro la bocca e lui lo pianta dentro. Sborra calda, saporita, dolce e densa. La lecco e la bevo, e lui gode nel vedermi troia e nel sentire le mie labbra e la mia bocca. Poi succhio e pompo quel bel cazzo che mi ha appena scopato, che mi ha fatto sentire quanto vuole stare dentro di me nella mia pancia, sino al cuore.
    
    Andrea non perde tempo appoggia la cappella e spinge secco, un solo colpo e sfonda e mi sbatte subito, il cazzo umido di saliva lo fa scivolare bene e mi cavalca come ad un rodeo. Mi piace, nessun fastidio, il percorso è già stato aperto ed è ormai ben aperto e oliato. Mi soffermo a godere i due cazzi, sono diversi rispetto a prima, sia nei movimenti che nei sapori. Mi piacciono entrambi e vorrei non finissero mai.
    
    Ma non abbiamo tempo per cui si accelera e si comprime tutto, si divertono a sbattermi bocca e culo per venire nuovamente ma in fretta. Sborrano nuovamente assieme, meno quantità meno pulsazioni ma a me piace un sacco e godo. Escono e Andrea mi dà nuovamente salviette e carta così anche a Carlo. Puliti ...
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