1. 6 - sabato


    Data: 24/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: cfnm-strapon, Fonte: Annunci69

    ... diede un biglietto con il suo telefono ed indirizzo di casa dicendo di chiamarlo per rivederci. Uscii e camminai verso casa facendo un giro lungo passando anche da un parchetto, avevo ancora il buco dilatato e mi gustavo lo sperma in bocca, il cazzo strofinandosi sulla stoffa dei pantaloncini era in tiro ed il sapere di aver fatto tante troiaggini senza problemi mi fece capire che avrei potuto prenderlo nel culo da Carlo senza grossi problemi. Camminare di sera con l’aria fresca sulle gambe mi eccitava, mi era piaciuto sentirmi dare della troietta da Giulio, non mi accorsi subito che c’era un uomo che mi seguiva, quando lo sentii mi fermai a guardarlo e valutai se era un pericolo o un opportunità, se era uno sconosciuto o mi ricordava qualcuno. Camminai per un tratto di strada vedendo che non era nessuno che conoscevo e che il mio fisico lo avrebbe facilmente messo in difficoltà ma in realtà miravo al suo cazzo, per cui decisi di lasciare la stradina asfaltata per una sterrata vedendo se mi seguiva. Lo sconosciuto mi seguì ed io girata una siepe mi nascosi e mi misi a pisciare, lo vedevo arrivare e vidi che quando sentì il rumore del piscio sulle frasche rallentò ma si avvicinò fino ad arrivare vicino a me dicendo “Posso?” “Il parco è di tutti ma proprio qui devi venire a pisciare?” “Ti dispiace? Un così bel ragazzo come te, che ci fa la sera nel parco?” “Sono un appassionato di uccelli notturni” lo dissi tenendo il cazzo gocciolante fuori dagli shorts e guardando il suo ...
    ... cazzo che pisciava forte e spostando lo sguardo sui suoi occhi. Era un ragazzo di una ventina d’anni un po’ più basso di me ma con un bel cazzo da quel che potevo vedere.
    
    Mi mise un mano sul culo me lo strizzò per bene, mentre io gli sorridevo. Passò la mano dal culo alla spalla e mi fece pressione per abbassarmi, misi dentro il mio cazzo e subito scesi ai suoi piedi con il suo cazzo che gocciolava barzotto di piscio, senza dire niente aprii la bocca e lo ingoiai tutto. Preso alla sprovvista divenne subito duro, lo leccavo in bocca per bene, lo tiravo fuori, tranne la cappella che succhiavo e leccavo il frenulo e lo ringoiavo. Volevo il suo sperma mentre lui mi avrebbe voluto inculare, ma non potevo. Me lo sfilò e mi disse “Alzati che ti farcisco le chiappe” falsando la voce un’ottava sopra risposi “Mi spiace tesoro sei vuoi mi puoi sborrare in bocca oggi niente di più, chi si accontenta gode” “Puttana allora fammi godere per bene” Cambiò modo e divenne irruento, inizio ad andare dentro e fuori dalla mia bocca e dalla mia gola con cattiveria fino a sborrare tutto in fondo alla gola, senza darmi la possibilità di assaggiarlo tranne che poi mi dedicai a ripulirgli la cappella ed allora ne sentii il sapore. Si allontanò dicendo “La prossima volta ti sfondo il culetto non scappi” mentre io ancora in ginocchio mi riprendevo. Arrivai a casa alle dieci mi feci una doccia ed andai a letto, il mattino dopo mi toccai il culo ed era ancora un po’ unto, ottimo per sabato.
    
    Il sabato ...