1. 6 - sabato


    Data: 24/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: cfnm-strapon, Fonte: Annunci69

    ... arrivò passarono le ore di studio poi tornai a casa, cagai mi feci tre clisteri fino a far uscire l’acqua pulita dal culo e poi iniziai a spargere la pomata speciale dentro al buco del culo. Salii sulla metro diretto verso Carlo in shorts con il culo disponibile mi trovai stretto nella calca della metro con due tre mani diverse che mi palpavano le cosce, il culo e la patta, ma il mio cazzo poteva diventare duro ma non sborrare, quindi toglievo tutte le mani che avevo davanti, un paio di dita di mani diverse arrivarono alle chiappe ma poi arrivò la mia fermata. Sul bus mi misi apposta in fondo in modo che se ci fosse stato un dito intraprendente l’avrei accolto. Guardavo fuori come maggio trasformava in meglio Roma, anche la periferia, le porte posteriori si aprivano e chiudevano con regolarità, la gente saliva timbrava ed andava avanti, senti un uomo affiancarsi a me, mi accarezzò la gamba con il dorso della mano, quasi per sbaglio, non vedendo reazioni insistette con il palmo aperto accarezzando tutta la coscia per la sua lunghezza fino al cazzo ed al culo. Ancora nessuna reazione, nel frattempo era salita altra gente ed anche il fondo del bus si riempiva e lui mi spingeva verso l’angolo ed io indifferente mi facevo spingere, fingendo che anche lui era spinto si mise completamente addosso a me e rapido infilò dal basso le dita tra la stoffa dei pantaloncini e le chiappe, scoprendo che non c’erano le mutande. Le sue dita entrarono nel buco e scoprendomi aperto ed unto disse ...
    ... “adesso ti trombo in mezzo a tutti” mi girai di poco scansandolo e pestandogli un piede di proposito dicendo ad alta voce “Mi scusi devo scendere” ero davvero arrivato e poi non potevo farmi sfondare. Arrivai da Carlo che mi ispezionò per bene verificando che avevo obbedito ai suoi voleri e poi una volta piegato mi inculò con una forza e velocità inattesa. E’ vero che me lo aspettavo ma non pensavo a simili sensazioni. Al momento che era pronto a sborrare lo accolsi in gola gustandomi ogni schizzo che mi donò, quando si rilassò volle sapere come era andata la settimana “descrivimi ogni momento che pensavi a ciò che avevi fatto sabato scorso e cosa hai fatto nei minimi particolari”. Mentre parlavo finalmente con qualcuno di ciò che avevo fatto, delle persone incontrate e di quel che era successo a casa, a scuola in strada, in farmacia e nel parco, lui mi dava degli ordini tipo “prendi da quel cassetto quel dildo e fammi vedere come te lo infili nel culo, parla avanti non ti fermare, su scopati più velocemente, bravo e ti piaceva la sborra? E ti piacevano le dita nel culo? Bravo ora lecca bene il dildo lo voglio bello pulito e riapri il cassetto e prendi quello nero, non ti preoccupare che te lo infilerai per bene è un cuneo anale ti resta per bene nel culo, su forza fai ancora avanti e indietro bravo continua a parlare. Non ricordo chi avevi incontrato sabato scorso che voleva rivederti?” “Beh c’è la ragazza che lavora in questo palazzo al interno 15 e poi c’è il giornalaio che ...