La mia adolescenza 8
Data: 24/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
... notando l’inizio del solco anale. Mi avvicino a quella meraviglia e inizio ad annusarlo inebriandomi dell’odore di bagnoschiuma che emana la sua pelle delicata. Lungo le sue gambe si comincia a notare una leggera peluria che accarezzo teneramente e poi riprendo a sculacciarlo sonoramente.
“Più forte, Giulio”, mi incita Michele
“Guarda che lo faccio davvero”, lo minaccio
“Fallo, fallo”
“Sei proprio sicuro?”, gli domando senza mollare un attimo le sue chiappe che vengono avvolte dalle mie mani
“Si, sono sicuro”
“Ok, l’hai voluto tu”
Mi siedo sul divano, prendo Michele dai fianchi e lo faccio sdraiare sopra le mie gambe. Con le mani riprendo a massaggiargli le chiappe e a schiaffeggiargliele lievemente. Poi gli abbasso l’intimo constatando che i suoi glutei sono diventati rossi ma, incurante del nuovo e vivace colore che ha assunto la sua pelle, riprendo a sculacciarlo prima piano, poi sempre più forte. A volte gli schiaffeggio una chiappa per volta, altre invece gliele schiaffeggio tutte e due contemporaneamente. Il mio cazzo sta scoppiando dentro i miei pantaloncini e preme contro l’ombelico di Michele che digrigna i denti e urla ad ogni mio sganascione. Sentirlo gridare e averlo impotente sulle gambe senza che lui possa liberarsi, anche se non vuole, mi piace moltissimo e allora gli allargo le chiappette osservando il suo buchetto ancora immacolato. Passo una mano tra una chiappa e l’altra come se fosse una carta di credito e gli stimolo l’ano ...
... sentendolo sospirare.
“Hai qualcosa da usare per aprirti il culo?”
“Usa il tuo cazzo”, mi risponde
“Volevo dire per facilitare l’entrata”
“Credevo che l’avresti portato tu”
“Ero troppo eccitato e mi sono dimenticato”, gli confesso “ho cercato di arrivare in tempo prima che tua madre potesse ritornare, scordandomi tutto”, continuo
“E adesso?”
“Usiamo la saliva”
“Ma mi farà male”, fa lui assumendo un’espressione cucciolosa
“Con me non e’ successo e il cazzo che mi ha sverginato era più grande del mio, vedrai che farò pianissimo”, lo rassicuro accarezzandogli i glutei color pomodoro e glieli bacio affettuosamente
“Ok, sbrighiamoci”
“Michele, sono tornata”, ci avverte la madre entrata dalla porta sul retro
“Cazzo e adesso?”, gli chiedo spaventato
“Esci svelto”, mi dice alzandosi da sopra di me sistemandosi mutande e pantaloni “ci vediamo la prossima volta”, prosegue
“Quando?”, gli chiedo abbracciandolo per la vita desideroso di non staccarmi più da lui
“Ti faccio sapere io”, mi risponde baciandomi
Il suo alito ora sa di menta ma avrei preferito che sapesse di sperma, il mio sperma. Dandogli dei piccoli bacetti a stampo, mi avvicino alla porta, la apro e finisco di baciarlo solamente quando la chiudo facendola diventare un limite da non oltrepassare perché altrimenti sua madre ci avrebbe scoperti. Purtroppo questa volta e’ andata a buca ma sono convinto che non mancheranno occasioni per rivederci e riuscire a scopare almeno fino a quando ...