1. Mary: geografa del sesso! seconda parte


    Data: 24/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: sense40

    ... non permettere di vedere cosa accadeva dentro, almeno a riguardo di quello che ci precedeva e di quello che seguiva.
    
    Forse era più facile per quelli che incrociavamo dall'altro lato della funivia e che procedevano in senso inverso al nostro, ma del resto anche in quel caso la distanza non era così vicina, e quindi permetteva un minimo di privacy.
    
    Mary aprì le gambe e mi mostrò il perizomino che aveva indossato e assecondando la mia fantasia, fece come per toccarsi davanti a me.
    
    Io però le chiesi di farlo davvero, scostando il perizoma e mostrandomi ben bene la sua fichetta.
    
    “sei davvero pazzo, sai? E se ci vede qualcuno?” - “chi vuoi che ci veda da quassù?” le risposi, “accontentami dai, toccati, infilati un dito dentro e poi portatelo alla bocca!”
    
    Mi accontentò anche se un po' timorosa che le persone che ci incociavano dalle altre cabine potessero accorgersi di qualcosa.
    
    Si scostò il perizoma mostrandomi la peluria leggera che le copriva la fica e si toccò davanti a me, poi si portò il dito umido alle labbra succhiandolo con voluttà e lanciandomi sguardi altamente maliziosi!
    
    Il mio cazzo intanto era diventato duro come il marmo e così lo tirai fuori e inizia a segarmi davanti a lei. “No, pazzo! qui ci arrestano oggi!” - “Tranquilla che non riescono a vederci! Lo so che lo vuoi e adesso ti accontento!”
    
    e così mi avvicinai a lei con molta cautela visto che comunque ci trovavamo sospesi nel vuoto, con il terreno che si stagliava a decine e decine di ...
    ... metri sotto di noi.
    
    Inginocchiato davanti a lei, infilai il mio uccello dentro di lei e la penetrai!
    
    Era davvero indescrivibile quello che stavamo provando! La paura di essere scoperti si sommava a quella causata dal fatto che ad ogni spinta sentivamo la cabina ondeggiare... Forse solo dei folli potevano pensare di scopare su una funivia, ma noi evidentemente lo eravamo!
    
    Spingevo quindi con delicatezza dentro di lei perchè l'ondeggiare della cabina a volte mi preoccupava, ma non volli smettere, nonostante le imprecazioni di Mary: ”pazzo, sei davvero pazzo! Ma per questo ti adoro, scopami è una cosa pazzesca... siamo qui con gli altri che magari ci vedono e stiamo trombando! Sospesi nel nulla! Ma non me ne frega niente... scopami che voglio godere dai ancora di più, infilami quell'uccellone che ti ritrovi lo sento, lo voglio”
    
    Mentre la trombavo, ogni tanto incrociavo lo sguardo incuriosito degli altri nelle cabine che salivano e che probabilmente non si rendevano conto, o magari si, ma non mi importava... e continuavo a scoparla, mentre lei restava seduta con le sue belle cosce aperte e la sua figa profumata sotto di me.
    
    Il tragitto durava circa venti minuti, volendo il tempo c'era e così misurando le spinte in modo da non essere troppo violente, arrivai a godere quando già Mary mi aveva preceduto da qualche minuto.
    
    Era stato bellissimo, farlo nel vuoto, con la paura di farsi vedere o di cadere nel vuoto a causa dei miei movimenti, ma ci ero riuscito!
    
    Mi ...