1. Il terzo incomodo


    Data: 24/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Isaac, Fonte: Annunci69

    Le cose andavano bene tra di noi, la tensione sempre alta grazie alla sua encomiabile premura di rendersi sempre attraente e desiderabile, ciononostante delle poche fantasie rimaste insoddisfatte una mi frullava perniciosamente per la testa da qualche tempo, la più blasfema e, temevo, quella che mai avrebbe acconsentito ad esaudire perché avrebbe rotto quel patto di esclusività cui ci eravamo sempre attenuti e grazie al quale lei non m'aveva negato nulla sino ad allora ...
    
    In breve, come tanti, desideravo di vederla "presa tra due fuochi", se non fra tre (...) ma la sapevo moralmente refrattaria perché era, ed è, una ragazza di sani principi, eppoi non sapevo se la cosa fosse praticamente fattibile da parte d'una donna generosa in ogni senso, anche fisicamente, ma non specificamente "allenata"; sapevo che sui set hard quelle scene sono preparate, certe zone anatomiche anestetizzate localmente o fatte rilasciare con sostanze topiche, alla bisogna aiutanti di scena che mantengono "le macchine in pressione" o "i canali aperti" ed insomma, una ridda di difficoltà contingenti mi avevano sinora indotto a tenere per me l'espressione di quel desiderio.
    
    Una sera in cui avevamo bevuto più del solito, però, non mi tenni ed in maniera molto ellittica, cosa che sapevo la faceva spazientire, accennai a qualcosa che mi sarebbe piaciuto provassimo. Come prevedevo si allarmò, pur annebbiata dal vino, forse presagiva che prima o poi le avrei chiesto di superare la sottile linea rossa ...
    ... dell'esclusività e, sebbene quando guardavamo assieme qualche mio vecchio DVD certe partouze non la disgustassero, l'idea di avvicinarsi ad un corpo sconosciuto, ad un individuo col quale non c'era sintonia di sentimenti, la inibiva.
    
    Fui lesto a trovare una via d'uscita, mi ricordai di quel dildo, mio proprio personale e risalente ad un'epoca antecedente la nostra relazione, che giaceva inutilizzato da anni al'interno d'un sacchetto per bottiglie e che, prima di quello, aveva effettivamente contenuto una bottiglia di champagne regalatami da un fornitore. Il dildo m'era stato regalato da un'amica di penna conosciuta su di un sito per cuori solitari con la quale l'amicizia era evoluta negli anni sino alle confidenze più intime ma non era mai andata oltre per certi suoi profondi convincimenti (a quanto pare stringo amicizia solo con donne di saldi principi morale, ma tant'è ...).
    
    Sul perché e per come ci fossimo spinti sino a quell'inusuale regalo, a soddisfare certe mie fantasmagorie fallomaniacali di allora, qui non mi dilungo, ma "Fausto", così avevamo battezzato l'oggetto durante la cena in cui me lo consegnò impacchettato ed infiocchettato, con un malizioso e delizioso biglietto di auguri, giaceva nel box tra gli sci e l'albero di Natale, pronto ad una seconda giovinezza. Così raccontai alla mia inquieta compagna, con l'intento dichiarato di tranquillizzarla, di quel mio (per niente) piccolo segreto, nonché i retroscena dietro la scelta del nome che qui vi risparmio ma ...
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