1. Il terzo incomodo


    Data: 24/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Isaac, Fonte: Annunci69

    ... preparare il passaggio ma olii e creme ... non ci ho nemmeno pensato". "Non ci credo! Mi stai prendendo in giro!" disse ridacchiando. "Oh, no, posso dimostrartelo, se vuoi ...". Tacemmo qualche istante guardandoci negli occhi, non aveva la sfrontatezza di chiedermelo ma intuii che la cosa perlomeno la incuriosiva, se non la eccitava, così portai accanto a noi il massiccio tavolinetto portariviste di acacia che era accanto alla poltrona, su quello feci aderire Fausto appoggiandovi la ventosa e premendo, poi mi inginocchiai poggiando i gomiti accanto alla base e, dinanzi alla mia stupefatta compagna, cominciai a praticare una fellatio preparatoria al totemico oggetto; lo bagnai per benino, poi con un gesto civettuolo che la fece sobbalzare, diedi una bacio ai grossi testicoli, come faceva sempre lei, mi alzai in piedi, retrocessi sino ad avere il tavolino tra le gambe, colai della densa saliva sulle dita della mano destra e con quella mi umettai l'ano, introducendoci prima la punta del medio eppoi quella dell'anulare per prepararmi all'ardua prova.
    
    In effetti non sapevo che cosa sarebbe successo, quei ludi anali risalivano ad anni prima e chissà come avrebbe reagito il mio non più avezzo deretano, comunque mi flessi sulle ginocchia, indirizzando Fausto con la mano appoggiai il glande sul mio sfintere, cominciai ad appoggiarmici cautamente sentendo subito la dolorosa reazione riflessa del mio nuovamente vergine culone e lì mi fermai: "Accidenti" pensai "non me lo ricordavo ...
    ... così grosso! E nemmeno l'ho fatto entrare ...". Avrei anche rinunciato ma l'attenzione felina della mia compagna mi fece recedere ed anzi, cosa che ancora non era successa, forse per l'alcool, forse perché impegnato nell'interpretazione del ruolo, ebbi una pronunciata erezione che distrasse lo sguardo della mia compagna da Fausto per un istante appena. "Poi dicono che le dimensioni non contano!" pensai compiaciuto, trassi un rumoroso sospiro, cercai di rilassarmi e di protendere l'ano all'infuori e cautamente mi ci ripoggiai. Fece per entrare un poco ma ancora mi contrassi dolorosamente ed involontariamente, rimettendomi in piedi colle ginocchia tremolanti ed un'espressione frustrata sul viso. La sua reazione mi stupii, con voce arrochita mi disse: "Aspetta, ti aiuto io", andò in cucina, la sentii armeggiare e tornò con un piattino ove era un panetto di burro da 10 grammi, lo ruppe con le dita ed una parte la spalmo su Fausto, un'altra la usò su di me, introducendo anch'essa le dita nel mio spaventato sedere, poi, per nettarle, me le portò alla bocca e dovetti leccargliele e succhiargliele sino a rimuovere del tutto il burro residuo. Nel frattempo anche il suo respiro s'era fatto impercettibilmente affannoso, e le pupille s'erano dilatate mentre un lucore di sudore le imperlava il labbro superiore, si accoccolò nuovamente ai mie piedi e mi guardò con la grazia e l'impietosità di una pantera.
    
    Di nuovo flessi le ginocchia, di nuovo appoggiai Fausto al passaggio segreto, mentre ...