1. Il terzo incomodo


    Data: 24/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Isaac, Fonte: Annunci69

    ... che a lei non risparmiai per intrigarla maggiormente.
    
    Si tranquillizzò e mi incalzò di domande sul perché, sul chi, soprattutto su chi fosse questa "amica di penna" che mi regalava cazzi di gomma ed infine su dove l'avessi nascosto; finsi stupore e le chiesi se, per caso, volesse vederlo, del resto eravamo abbastanza ubriachi entrambi per fingere verosimilmente di non star recitando una pantomima, lei finse di considerare la cosa e, magnanimamente, acconsentì a che glielo mostrassi, visto che ci tenevo tanto ...
    
    Tornai in soggiorno col sacchetto in mano, ci sedemmo sul tappeto dinanzi al camino acceso e sciolsi i manici di corda che avevo legati tra loro per tenere ben chiuso il sacchetto, poi lo aprii, infilai la mano destra nell'imboccatura e colle dita presi il glande di "Fausto"; un rimescolamento mi prese, soprattutto nel constatare quanto importanti fossero le dimensioni di quel mio antico stupratore, poi lo estrassi lentamente affinché la mia perplessa compagna ne apprezzasse la lunghezza. Ricordavo che sulla variopinta confezione originale c'era scritto "8 inches", otto pollici, equivalenti a 20 centimetri e potevo ben testimoniare non essere la solita vanteria di tanti esibizionisti; su quella confezione accanto alla raffigurazione del contenuto c'era l'immagine di un'ammaliante fanciulla voltata di tre quarti, col pingue posteriore in evidenza ed un espressione di invito ma, come sospettavo già da allora, il target di quegli oggetti è segnatamente maschile ...
    ... piuttosto che femminile e, di fatto, Fausto aveva fatto scintille (quasi) nelle mie viscere ma non aveva mai conosciuta una natura femminile.
    
    L'appoggiai per terra, sulla sua grossa ventosa e colla coda dell'occhio vidi l'espressione vitrea della mia compagna, che si era portata le mani al petto come in un gesto di pudicizia. Dopo qualche istante di silenzio carico di tensione, rotto solo dal crepitio della legna ardente nel camino, lei si schiarì la gola e, con un filo di voce, mi chiese: "ma davvero lo hai ... cioè, mica te lo sei messo dentro davvero?". Questa sua pudica incredulità da un lato mi divertiva, dall'altro mi spingeva a riconsiderare il paragone tra la dotazione mia e di Fausto, su cui non m'ero mai attardato più di tanto anche perché presagivo che il Fausto cui si richiamava l'oggetto davvero fosse tanto più prestante di me ed anche in forza di questa differenza ... ma non divaghiamo, tornando all'interrogativo della mia compagna con nonchalance risposi: "certo". "E non ti ha ... insomma, non sentivi male?". "All'inizio, un po', forse, le prime volte ma con l'esperienza e la giusta predisposizione di spirito ...".
    
    "Ma usavi qualche lubrificante? So che si adopera la vaselina, o certi olii che si trovano in farmacia ed al supermercato ...". Finsi di considerare questa eventualità, aggrottai le sopracciglia e pensosamente risposi: "In effetti no, lo insalivavo solo un poco prima di montarci a cavalcioni ed un po di saliva me l'aspergevo sulle dita per ...