1. Il terzo incomodo


    Data: 24/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Isaac, Fonte: Annunci69

    ... un filo di smegma colava dal mio pene mezzo afflosciato dall'emozione, stavolta la parola d'ordine funzionò, dapprima scivolò dentro lentamente il glande ed il mio sfintere ebbe modo di apprezzare ogni millimetro di quell'invasione, poi scivolò dentro anche l'asta, le cui solide e rilevanti innervature apprezzai una ad una, lentamente ma miracolosamente riuscii ad introdurlo completamente e, finalmente, a sedermici sopra, coi 20 centimetri di spessa gomma tutti dentro di me, per non parlare dello spessore francamente sovraumano.
    
    Esitai qualche istante, mentre le mie viscere si adattavano all'ingombrante visitatore, la cappella di Fausto premeva senza riguardi contro la mia prostata, come solo lui sapeva fare sebbene mi fossi sempre chiesto come sarebbe stato con un autentico cazzo d'uomo, poi lentamente cominciai a muovermi avanti ed indietro, poi a derivare in senso circolare ed infine ad alzarmi ed abbassarmi di pochi millimetri contraendo e rilasciando i muscoli delle cosce. Con emozione riscoprii le sensazioni segrete che quell'osceno massaggio mi sapeva dare, presi ad ansimare leggermente gorgogliando a fior di labbra stupide oscenità in attesa del climax che m'avrebbe sconvolto come i tifoni sconvolgono le isole del Pacifico. In quei momenti ero addirittura dimentico della mia compagna che mi ricordò la sua presenza quando, inginocchiatasi a sua volta dinanzi a me, prese il mio membro tra le labbra comincio a succhiarlo rumorosamente nonostante, o forse proprio ...
    ... perché, fosse nello stato cosiddetto barzotto, semi-floscio ma tutt'altro che insensibile.
    
    Andammo avanti così per un poco sino a quando avvertii una sfera di fuoco divampare dal mio interno e le fiamme risalire dal perineo, sino allo scroto su per l'asta e sino al glande dove avvenne l'eruzione liberatoria che quasi la colse alla sprovvista, forse perché spiazzata dall'inconsueta inconsistenza del mio cazzo, sbarrò gli occhi mentre il getto di seme trafilava dalle sua bocca chiusa attorno all'asta poco sotto la corona del glande, ma non lasciò la presa ed anzi riprese a stantuffare con maggior vigoria per sderenarmi del tutto, diminuendo d'intensità solo quando mi sentì implorarla di smettere.
    
    Alla fine si stacco da me ed io rimasi seduto su Fausto, coi gomiti poggiati alle ginocchia ed una serie di spasmi alle gambe ed agli addominali che durarono parecchie decine di secondi, mentre lei con le mani mi stuzzicava i capezzoli e con la lingua mi penetrava nelle orecchie sussurrandomi inaudite oscenità, che proprio non credevo da lei. Quando feci per rialzarmi mi fermò, si pose alle mie spalle, ancora inginocchiata e solo allora mi disse d'alzarmi, lentamente; Fausto scivolo fuori, svettando ancora ed eternamente inesausto, poi lei mi richiese di riappoggiarmici e, stavolta, l'invasore scivolò dentro senza incontrare resistenza, poi ancora mi fece sfilare e risiedere due o tre volte, mentre con le mani mi teneva le natiche ben aperte e con lo sguardo indugiava sulla mia totale ...