Elide 1944
Data: 25/09/2018,
Categorie:
Etero
Autore: MR1969
... quando vicino a me ho il Bepi. Lei ascolta, diventa più luminosa, più bella, io mi libero dei miei desideri. Adesso però mi scappa la pipì. Mi guardo intorno e non vedo nessuno. Alzo il grembiule, la gonna, la sottoveste, abbasso le mutande. Devo stare attenta di non bagnarmi. La cosa non è facile, tutta sta stoffa è d'ingombro. E devo anche controllare che non mi veda nessuno. Ora mi abbasso con gambe divaricate, tenendo il culo in alto, ma così mi sto' lavando le cosce. Opto per abbassarmi ancora tenendo stretti con la mano destra gli abiti, in modo non cadono a terra. La pipì ora scendere in centro, senza schizzare su di me. Qualcosa mi sta' toccando... Una mano. Ho paura di guardare, sono immobilizzata, ma la cosa mi piace. Sono dita di uomo, scorrono al di fuori della mia natura, rimangono intrappolate dal pelo, mi stringono intanto che io perdo le mie ultime gocce e anche la mia vergogna. Sono rapita da un impulso emotivo... dal desidero. Voglio che quella mano non termini col finire della mia pipì. Appoggio la mia mano sopra quelle dita, invitando loro a continuare. Una voce mi dice: " sei mordida, sei già gonfia, hai labbra invitanti". Ascolto tutto attentamente... Ci godo. Intanto lascio quelle dita esplorarmi e io mi rendo partecipe... non mollo la presa. La mia mano sopra la sua scorre lungo le mie labbra. Ci sono attimi che le sento entrare dentro di me. Il fiato mi viene a mancare, la saliva in gola inizia ad aumentare d'intensità, deglutisco velocemente. Non ...
... dico una parola. Sono ancora lì, abbassata con le gambe aperte in attesa di non so cosa. Ho finito da un po' di far la pipì, ma quella mano sconosciuta e quelle dita che mi toccano, mi fanno un strano effetto. Sento calore, mi sento colare, sento un pizzico nella vagina, sento piccole contrazioni al suo interno. Il clitoride si sta' svegliando, chiedendo attenzione. " Elide, ti piace?" Chiudo gli occhi e mi ci vuole qualche secondo per rispondere a quella domanda tanto ovvia. " Si... Non fermarti". Quel non fermarti è stato come dare un via al più bel valzer che io abbia mai fatto prima d'ora. Con il pollice e l'indice ha stretto il mio piccolo piacere, lo scopre e ricopre della finissima pelle facendo attenzione a non farmi del male, lo pizzica ma non con forza. Con l'altra mano aperta mi sorregge il culo. Mi tiene salda in modo non perda l'equilibrio. Sono in difficoltà, ho gambe che iniziano a tremare, i muscoli mi stanno cedendo, però ho paura che se mi sposto lui svanisca. E tutta questa magia svanisca con lui. " Spostiamoci da qui... vieni con me" Ha una voce sensuale, da uomo placato. Non riesco a dirle di No!. Mi aiuta ad alzarmi, ma senza farsi vedere in volto. C'è poca luce, lui ha un capello abbassato, una sciarpa chiara al collo, veste di un abito raffinato, profuma di Cologna. Afferra il mio bacino con le mani, mi obbliga a mantenere la stessa direzione in modo che io non scopra chi è. Mi spinge avanti di pochi metri. Mi fa' sedere sull'erba. Rialza le mutande. ...