Il proprietario
Data: 24/09/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: AnimoCupido, Fonte: Annunci69
... di più dentro la mia bocca.
Nel frattempo lui aveva iniziato a spingere il dildo dentro la mia vagina.
Avevo un cazzo di plastica enorme in figa e un cazzo che ad ogni leccata, pompata che davo con la bocca cresceva sempre di più.
Laura: “Diooo è enorme!”
Lo presi in mano e lo leccai tutto partendo dalle palle. Era pazzesco. Presi in bocca le sue palle e poi percorsi la sua asta con la lingua sentendo le sue grosse venature. Era senza dubbio il cazzo più grande e grosso che avessi mai visto e leccato e certamente lo volevo anche in figa.
Lui tolse il dildo dalla mia figa e iniziò a toccarmi il clitoride.
Laura: “non ce la faccio più, scopami!”
X: “Prendo un preservativo”
Rimasi pochi secondi da sola masturbandomi; mi infilavo più dita possibili dentro la figa fradicia.
Quando tornò, si spogliò e mi ordinò di leccarglielo.
X: “Prendimelo ancora in bocca”
Mi inginocchiai ai suoi piedi e lo presi nuovamente in bocca. Era veramente enorme. Non ci stava tutto, ma forse nemmeno metà. Lui prese la testa e bloccandomela iniziò a scoparmi la bocca, mi obbligava a tenerlo il più possibile in bocca finché non tossivo. Avevo le bave alla bocca. Non era una cosa che adoravo subire, ma ero alla sua mercé e avevo voglia di sentirmelo dentro, volevo essere scopata da quel fantastico cazzo.
Mi fece alzare e stendere sul divano.
Mi aprì le gambe, mi toccò, ero fradicia e finalmente dopo essersi messo il preservativo iniziò a scoparmi.
La posizione in ...
... cui ero, era scomoda. Ero schiacciata su un angolo del divano, sentivo il suo corpo sopra di me, ma non mi interessava niente, perché avevo un cazzo divino che mi lasciava ad ogni pompata senza fiato. Più pompava forte e più urlavo, ma soprattutto godevo, godevo come pochissime altre volte. Mi teneva per le caviglie e mi scopava, a volte rallentava e mi mordeva sui polpacci, sulle cosce o me le schiaffeggiava, ma poteva farmi qualsiasi cosa l’importante era che non smettesse di scoparmi. Non so quanto andò avanti a scoparmi così, ma certamente venni più di una volta. Lui non accennava a rallentare né a fermarsi. Era un toro!
Lo feci sedere e mi misi io sopra di lui. Prendere quel cazzo, impalandomi da sola, non mi fece raggiungere nuovamente l’orgasmo, ma quasi. Lui teneva le sue mani sul mio culo e mi mordeva i capezzoli, poi mi prese per i capelli e mi baciò. Aveva una lingua ruvida e avida della mia. Non era un bacio dolce, ma un bacio pieno di desiderio, di lussuria. Le nostre lingue si intrecciavano e io lo pompavo sempre più forte, avevo il clitoride in fiamme, continuavo ad avere orgasmi, ma non mi fermavo, scopavo da non so quanto tempo e venivo trattata come una puttana.
Mi sollevò e alzatosi in piedi si tolse il preservativo. Sapevo cosa stava per fare e menandoselo davanti alla mia faccia venne in una maniera esagerata. Schizzò tantissimo, mi sborrò in faccia e nel seno. Io non capivo più niente mi inginocchiai davanti a quel fantastico cazzo e lo presi in ...