1. La grassa, la dotta (pt.1)


    Data: 26/09/2018, Categorie: Lesbo Autore: LittleWings, Fonte: Annunci69

    ... allontano lasciandola lì nel mezzo dell'atrio della biblioteca.
    
    So già che sarà una distrazione, mi infilo la giacca, tenendo sciarpa e borsa strette tra i denti, i libri pesano, ma non ho tempo di fermarmi e sistemarmi per bene.
    
    A casa da mangiare non ho nulla, se non biscotti e camomilla. Bella cena, sì.
    
    Intanto che svolgo le commissioni, tra copisteria e fruttivendolo, penso a quei due baci frettolosi: mi sono avvicinata quel tanto che bastava per sfiorarle le guance, ma i nostri seni hanno avuto un contatto più malizioso.
    
    Lei avrà almeno una quinta, poco valorizzata, io ho una quarta che ammetto di aiutare con reggiseni che la strizzano ancora di più verso l'altro.
    
    Finalmente a casa, sotto la doccia continuo a pensarla,è lì con me sotto quel getto bollente, siamo in piedi nella vasca e la sua pelle è chiarissima, ci guardiamo e insaponiamo le natiche a vicenda, le immagino morbide. La giro e appoggio il suo culo sul mio pube, è un po' più alta di me e sento tutta quella carne premermi più sull'utero che sulla figa. Ho voglia di strizzarle quei capezzoli che penso grandi e rosei. Stringerli e girarli, fino a che non dovrà soffocare un gridolino di dolore. Vorrei avere 4 mani, come Kali, per poterle anche tenere la testa riccioluta e insinuarmi tra tutte quelle carni, fino ad arrivare al suo culo. Voglio che abbia il buco del culo perfetto: tondo, leggermente sporgente, senza peli. Con tutta quel acqua non c'è bisogno di lubrificante, le accarezzo quella ...
    ... pellicina facendo pressione con due dita, spingo un po' ma non voglio entrare. Voglio sentire che i suoi capezzoli esplodono di piacere prima di darle anche solo un minimo di soddisfazione.
    
    Esco dalla doccia, mi ammiro con tutta la vanità che posso avere e mi infilo un paio di leggins neri, quelli un po' lisi, che noi donne teniamo da usare solo in casa e una maglietta nera leggermente scollata, ho freddo, vorrei mettere una felpa, ma voglio sbattele le mie tette senza reggiseno in faccia. A casa non indosso quasi mai l'intimo, e poi mi interessa capire se le posso interessare o meno.
    
    Preparo delle bruschette e della verdura per il pinzimonio, intanto che la aspetto, accendo il pc, per ritrovare la mia tesina di quello stesso esame dato 2 anni prima. La trovo, do una letta veloce, mi compiaccio del 30 e del commento del prof sulla cura per l'impaginazione.
    
    Arriva puntuale, suona il campanello, io non le avevo dato il mio numero e nella fretta avevo anche dimenticato di dirle il cognome, mi avrà cercata su facebook, dopotutto essendo nella stessa università, non mi devo nemmeno troppo preoccupare di chissà quali doti da stalker.
    
    Sale, ha portato una bottigli di birra. Per fortuna c'è solo un mio coinquilino, che però starà chiuso in camera tutta sera a lavorare, e anche noi abbiamo il nostro da fare. La faccio accomodare in camera mia, porto le bruschette e tutto il resto per mangiare, lei stappa la birra con un accendino appoggiato sul mio comodino.
    
    Mi spiega ...