1. Faccia al muro


    Data: 26/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: nefertari72

    ... l'avrebbe liberata e lasciata andare. Ne era certa. Non dovette attendere a lungo, Raul rientrò nella squallida stanza assieme ad una collega che adifferenza sua, era in divisa. A quel punto Chiara inizio a preoccuparsi sul serio. “Lei è Anna” le disse lui indicandole la donna che era molto bella, alta e con i capelli biondi raccolti dietro la nuca “ E ora si occuperà di te...” La poliziotta bionda le si avvicinò e le aprì le manette liberandole i polsi “Si alzi, signora” la invitò gentilmente. Raul prese una sedia, la girò e vi si sedette sopra cavalcioni. Posò un gomito sul tavolo e rimase in attesa. Chiara gli lanciò uno sguardo eloquente, lo stava silenziosamente implorando di non farlo, ma ubbidì all'agente e si alzò in piedi. Si massaggiò i polsi leggermente segnati dagli anelli di acciaio e si umettò nervosamente le labbra con la punta della lingua. Per tutta risposta lui sorrise ostentando la sua solita sfacciataggine. “Adesso per favore, tolga i vestiti e li metta sul tavolo” le ordinò la poliziotta rimanendo in piedi di fronte a lei. “Cosa?” Chiara sentì un'ondata di terrore invaderla da testa a piedi. “Deve spogliarsi, signora” le ripeté Anna guardandola con espressione severa. Chiara rivolse un altro sguardo verso suo cognato e scosse il capo negando “Non posso farlo” protestò “Non di fronte a lui...” Anna si spazientì e tamburellò i polpastrelli sul tavolo “Senta signora, io non ho tempo da perdere, o lo fa da sola, o lo faccio io” l'avvertì e vedendo che la ...
    ... donna ancora non accennava ad incominciare, le andò vicino allungando le mani verso il suo maglione. “No, non mi tocchi” si lamentò Chiara indietreggiando di un passo “Lo faccio da sola” disse arrendendosi all'inevitabile e si sfilò di dosso il maglione. Fece lo stesso con la T-shirt e posò gli indumenti sul tavolo. Raul si passò una mano sul mento mentre osservava quei seni spuntare prepotenti dal pizzo nero di un reggiseno piuttosto sobrio. Chiara si sforzò di non pensare che lui la stesse guardando con quel sorrisetto da schiaffi stampato in faccia, ma non poté fare a meno di arrossire quando sbottonò i jeans e li fece scivolare lungo le cosce. Si piegò in avanti e tolse in pochi secondi scarpe e pantaloni. Raul sorrise nel vedere quelle guance dipingersi di un lieve rossore. Sembrava una scolaretta scoperta a copiare il compito di matematica. Chiara si sentì in terribile imbarazzo, in piedi di fronte a quei due agenti con addosso solo l'intimo e si morse il labbro inferiore con fare nervoso. Annaandò al tavolo frugò nelle tasche dei suoi jeans ma non trovò nulla. “Dove accidenti l'hai messa?” le domandò di nuovo Raul senza staccarle neanche per un attimo gli occhi di dosso. Chiarasospirò “Ti avevo detto che non l'avevo presa io” gli disse illudendosi che la cosa potesse finire lì “Ora mi rivesto e me ne vado” concluse afferrando rapidamente i vestiti dal tavolo. “Un momento signora!” la fermò la poliziotta riprendendo gli indumenti dalle mani della donna “Non abbiamo finito” ...
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