-
Faccia al muro
Data: 26/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: nefertari72
... coprendo. Allora con un dito le sfiorò l'elastico delle mutandine nere appena sotto l'ombelico e la sentì fremere a quel tocco indiscreto “Potresti aver preso qualcos'altro...” ipotizzò. Chiara scosse energicamente il capo “Questo è falso e lo sai!” si alterò cercando in tutti i modi di ricacciare indietro le lacrime. Raul assunse un'espressione impietosita “A me dispiace, sai? Ma tu stavi frugando nel mio cassetto e non posso essere sicuro tu non abbia preso e nascosto un altro documento...” “Tu sai benissimo che non è così” ribatté la donna cercando di tenergli testa “Lasciami andare adesso!” gli gridò di nuovo. Raul rise divertito ignorando i suoi capricci “Togli le mutandine, Chiara...” Lei sentì una morsa di eccitazione stringerle la bocca dello stomaco nell'udire quell'ordine. Anche se non avrebbe mai voluto fosse così. Cercò di calmarsi e si passò le dita sugli occhi per asciugare le lacrime. Il poliziotto non disse nulla e rimase in paziente attesa, sicuro che gli avrebbe ubbidito. A quel punto Chiara sospirò e si arrese. Posò le dita tremanti sui fianchi e scivolò dentro gli slip cominciando a farli scendere lungo le cosce. Li abbassò fino alle caviglie chinandosi in avanti e poi uscì con un piede alla volta. Quando si raddrizzò sulla schiena strinse gli slip tra le mani sentendosi le guance in fiamme. Raul sorrise di quel suo falso pudore e le prese dalle mani le mutandine “Voltati ora...” le ordinò. Allora Chiara gli girò le spalle quasi sollevata nel non dover ...
... più sostenere il suo sguardo, ma era consapevole che non avrebbe potuto nascondergli a lungo quanto fosse eccitata da tutta quella situazione. “Appoggia le mani al muro” proseguì Raul con autorità “E adesso allarga bene le gambe...” Lei eseguì alla lettera, senza il minimo cenno di ribellione, era come ipnotizzata, completamente rapita da perverse emozioni, incapace di protestare oltre e quando lo sentì alle sue spalle iniziò ad ansimare in preda alla paura. Paura anche di ciò che stava provando e non solo di lui. Raul le insinuò una mano tra le cosce percependola sussultare immediatamente. Si compiacque di quella reazione tanto evidente e scivolò con le dita nella sua morbida fessura.. Chiara avvampò all'istante rendendosi conto di quanto fosse bagnata. Impossibile nasconderglielo ormai. Quelle dita la stavano violando, smascherando e mettendo a nudo, più di quanto lo fosse già fisicamente. Lui infilò le dita nel suo profondo scivolando nella vischiosità di quegli umori copiosi. Quando gli parve di sentirla quasi gemere di piacere ritirò la mano eglie la portò alla bocca costringendola a schiuderla. “Puliscimi le dita” le ordinò deciso “Non ti vergogni ad essere tanto bagnata?” le chiese mentre le faceva scivolare dentro le dita per farle leccare il suo stesso nettare “Stai subendo una perquisizione e ti ecciti in questo modo?” Chiara avrebbe voluto sprofondare per la vergogna “Basta, ti prego...” mugugnò in modo quasi incomprensibile con le dita dell'uomo ancora premute in ...