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Faccia al muro
Data: 26/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: nefertari72
... bocca. Raul tornò con la mano tra le sue gambe “Non ho ancora finito di controllarti” affermò e si lubrificò di nuovo le dita, poi scivolò verso il suo ano e lo penetrò lievemente. Chiara gemette reagendo a quell'inaspettata intrusione e lui le premette la mano sinistra sulla bocca per smorzare i suoi lamenti. La penetrò a fondo con un dito e poi le dita diventarono due. Chiara si lamentò più forte sentendosi così fastidiosamente violata nel suo intimo. “Non urlare...” le intimò l'uomo lasciandole poi libera la bocca e continuò ad affondare dentro di lei “Voglio essere sicuro che tu non abbia preso qualcosa di mio...” “Sei un bastardo Raul!” singhiozzò lei che a quel punto non era più in grado di controllare il pianto che le era salito prepotentemente in gola. “Oh, io non credo tu sia nella posizione migliore per offendermi...” le consigliò il poliziotto proseguendo nel frugarla senza pietà. Poi smise di colpo staccandosi un momento da lei per slacciarsi la cintura e aprirsi i pantaloni. Chiara capì subito cosa stesse facendo nonostante non potesse vederlo, il rumoreera inequivocabile. Raul l'afferrò saldamente ai fianchi obbligandola a staccarsi dal muro. La sospinse bruscamente verso il tavolo e con un rapido gesto del braccio spazzò via gli indumenti afferrando al volo le mutandine. Infilò gli slip in tasca e prendendo le manette le riagganciò ai polsi di Chiara costringendola di nuovo con le mani dietro la schiena. La spinse in avanti e la premette sul freddo ripiano ...
... senza tanti complimenti facendole assumere la posizione a novanta gradi. “Raul no!” gridò lei che aveva perfettamente capito le sue intenzioni. “Zitta...” le ordinò lui e riprese dalla tasca le sue mutandine appallottolate e gliele infilò a forza in bocca per impedirle di urlare. Le mise di nuovo una mano tra le cosce per riempirla dei suoi umori. Scivolò verso l'ano per lubrificarlo ancora e poi vi posò la punta eretta del suo sesso e spinse lievemente. Chiara sussultò e gemette per il dolore quando lo sentì iniziare a farsi strada dentro di lei. Provò a gridare ma le uscirono solo suoni attutiti dagli slip che stringeva tra i denti e che si stavano impregnando della sua saliva. Raul ignorò quei lamenti e la penetrò spingendo fino in fondo possedendola con forza. Col viso premuto sul tavolo Chiara singhiozzò pervasa da mille sensazioni diverse. Lui la stava scopando senza pietà e lei percepiva chiaramente il suo possesso. Quel membro turgido usciva e poi rientrava di brutto tutto dentro di lei facendola sobbalzare e gemere di dolore, ma allo stesso tempo quell'abuso le stava provocando emozioni mai provate prima. Raul la penetrò innumerevoli volte a stantuffo e poi raggiunse l'orgasmo inondandola di sperma senza lasciarle alcuna possibilità di scelta. Chiara ansimò con la guancia premuta sul tavolo, tra quelle lacrime di difficile interpretazione. Raul si sfilò dal suo corpo e la liberò dalle manette, poi si rimise in ordine i pantaloni, allacciò la cintura e dopo l'afferrò per ...