1. Mi viene da ridere


    Data: 27/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Lorella, Fonte: EroticiRacconti

    ... tanti sacrifici? Dopo che per un anno mi ero fatta un mazzo così? Lo consideravo come un affronto alla mia professionalità e alla mia dignità. Non dissi niente a nessuno, nè ai miei collaboratori nè, a maggior ragione, ne parlai in famiglia. Parlandone nei giorni seguenti era come se lui, quasi quasi, lo facesse per me, per togliermi questo grattacapo, come se per me fosse un peso. Non era affatto così e non c'era modo di fargli cambiare idea. Ci pensai a casa durante tutto un fine settimana. Perché no! Se volevo potevo essere provocante e, pur essendo stata sempre una donna onesta, con la testa sulle spalle e non avevo mai tradito mio marito, conoscevo l'arte della seduzione. Riflettendo dissi a me stessa: alla fin fine, nelle peggiori delle ipotesi, che ci può andare di mezzo un pompino? Benedetto pompino se necessario. Nella sua stanza, sempre per motivi di lavoro, cosce leggermente più in vista, camicette involontariamente più sbottonate e, soprattutto sguardi e ammiccamenti. Così un lunedì pomeriggio, oltre una certa ora, quando in ufficio, su due piani, si è in pochi, mi decisi. Il direttore. Sergio, non è per niente male: un bell'uomo di 45 anni, con la barba e molto attraente. E' di un'altra città alquanto distante e, non potendo viaggiare giornalmente, vive in hotel. Tanto paga l'amministrazione. Lo chiamai al citifono e gli chiesi, con tono e con cadenza come se gli convenisse, se fosse libero per discutere una pratica. Ne parlammo e poi, alzandosi, mi chiese se ...
    ... gradissi un caffè. Girò dalla mia parte ed io, alzandomi, quasilo bloccai. "Fra qualche settimana non ci vedremo più così spesso visto che non avrò più la responsabilità del reparto" "E va bene, ma ci vedremo lo stesso" "Lo sa cosa ho capito di tutta questa storia? Che il mio impegno e il mio lavoro sono poco apprezzati" "Non è così signora e lei lo sa bene" "Oppure.....Oppure devo fare qualche lavoretto particolare per......." "Cioè?" "Cioè?"- Ormai, a questo punto, non volevo tornare indietro. Abbassai lo sguardo là e la mia mano destra fu sulla sua patta. Ebbe come un sussulto e restò completamente sorpreso. Rialzai lo sguardo fissandolo. "Signora!" Glielo tastai con decisione e lo sentii crescere. Il mio sguardo, forse, diceva tutto. Si, lo ero imbarazzata e mi sentivo avvampare il viso di vergogna, ma vi posso garantire che lui non erameno imbarazzato di me. Mi sedetti, giocai ancora sulla sua patta con entrambe le mani e, francamente, fui assalita dalla curiosità e dalla voglia del suo cazzo. Lentamente abbassai la cerniera mentre ci fissavamo, entrambi rossi, senza dire una parola. Che c'era da dire? Misi la mano dentro sui boxer e gemette quando lo strinsi. Spostai in giù i boxer e lo tirai fuori non completamente duro. Lui non aveva parole, io nemmeno. Lo scappellai, due colpetti di sega, mi avvicinai, leccai la punta con la punta della lingua e poi presi a giocarci su tutta la cappella sperando che gli piacesse come piace a mio marito. Infatti lo sentii gemere. Quindi ...
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