1. Mi viene da ridere


    Data: 27/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Lorella, Fonte: EroticiRacconti

    ... lo imboccai e me lo sentii indurire completamente in bocca. Mio marito dice che sono brava. A quanto pare lo pensò pure lui. "Signora Lorellaa l'ho sempre pensato che lei doveva essere una bella pompinara" disse piano, non so perché lusingandomi. VI ricordo che siamo in ufficio e, nonostante a lui piacesse ed io me lo volevo ciucciare gustandomelo a pieno, dovevami sbrigarci. Accellerai il ritmo e subito lo sentii irrigidirsi, sentii la cappella ingrossarsi, sussurrò qualcosa che non compresi e il suo primo schizzo fu direttamente in gola. Lo mandai giù per non affogare e subito mi ritrovai con la bocca piena. Inghiottii piùvolte e mandai tutto giù. Lui si risistemò, io mi ripulii le labbra con un fazzolettino e gli dissi che avevobisogno proprio del caffé. "E' stato di suo gradimento il mio lavoretto particolare?" Gli chiesi sorseggiando. "Molto. Ma adesso il lavoretto lo deve portare a termine perché i lavori incompleti non mi piacciono" rispose. Questa volta restai sorpresa e senza parole io, in quanto non avevo messo in preventivo questa eventualità.Mi ritrovai in un mare di guai quando mi chiese di andarlo a trovare in hotel mercoledì pomeriggio. Rientrai a casa stordita e indecisa ma, stranamente, non mi sentivo incolpa nei confronti di mio marito. Il problema era l'hotel. E se c'è qualcuno che mi conosce come giustifico la mia presenza là, pensai. Quanti pensieri! Fortunatamente l'hotel è uno dei migliori ed è ubicato in estrema periferia, quasi fuori città, ...
    ... circondato da un parco nel quale si accede con l'auto. Nonostante ciò presi quelle che a mio avviso potevano essere delle precauzioni: L'orario lo stabilii io, verso le 15, uscendo dall'ufficio quando, ancora con gli orari estivi e il caldo che a settembre da noi si fa ancora sentire, in giro c'è poca gente; inoltre un grande paio di occhiali da sole che solitamente uso solo per il mare. uando entrai lui era, come d'accordo, ad aspettarmi nella hall. Mi accolse con un sorriso e mi diede il benvenuto. Io ero impacciata e timorosa e non tolsi nemmeno gli occhiali. Non c'era quasi nessuno, ci accomodammo in uno dei salottini. "chi me l'ha fatto fare! Che incosciente che sono! Almeno lei si è deciso?" Non rispose perché proprio in quel momento non c'era più nessuno, nemmeno l'addetto alla reception. Entrammo velocemente in ascensore e ripetei la domanda. "Deciso? Dipende da lei; dipende come finisce quel lavoretto che ha iniziato in ufficio". Tolsi gli occhiali e lo fissai con sguardo di rimprovero. "Ci vuole pure che dopo.....". Non mi fece finire che mi baciò ficcandomi la lingua in bocca. Fu solo un attimo perch l'ascensore arrivò al piano e si bloccò. Nel corridoio, per errivare in camera, mi sentii come una squillo che va a trovare il cliente. Non appena entrammo mi palpò le tette, ci fissammo e questa volta ci baciammo intrecciando le nostre lingue. Lo trovai eccitante baciare un altro. Mi sentii ancora più squillo quando andò dall'altra parte del letto e cominciò a spogliarsi. Io, ...
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