L'amico dei camionisti
Data: 28/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
... fosse felice e aprì gli occhi e, istantaneamente si bloccò vedendo almeno sei o sette persone li intorno che li guardavano. O meglio, che guardavano lui perché Luciano era coperto. Ormai lo schizzo era partito e la mano non si fermò, anche perché il suo partner nemmeno si accorse di quei guardoni.
Riprese fiato e con la voce spezzata per la sorpresa gli disse che li stavano guardando.
Luciano si spostò un po’ di lato e guardò fuori dalla cabina ma, con tutta calma gli rispose di lasciar perdere, di fregarsene e di… riprendere a muoversi perché gli stava proprio piacendo.
Si sentì in profondo imbarazzo ma lo accontentò e riprese a muoversi proprio quando si ritrovò la mano ricoperta di sperma davanti alla bocca.
“Dai, leccala… Pulisci tutto. Su, da bravo...”
Lo faceva ogni volta, ma questa… Continuava a fissare quegli uomini a poche decine di centimetri da loro… Vedeva i loro sguardi… Osservò che almeno due si stavano masturbando e… mise da parte la titubanza e iniziò a leccare avidamente quella mano sentendo anche alcuni fischi di ammirazione. La leccò come meglio sapeva fare, anche se disturbato dal suo movimento e, come Luciano gliela tolse, cominciò a dimenarsi ancora di più.
Volevano lo spettacolo, pensò, e noi glielo diamo. Puntò meglio i piedi e le mani e cercò di far uscire quel fallo quasi del tutto prima di abbassarsi per riprenderlo tutto dentro. E continuò, continuò finché Luciano non gli gridò il suo orgasmo. Allora si fermò perché sapeva che ...
... gli piaceva così e quando gli disse di alzarsi, come una vecchia troia navigata si spinse il più vicino possibile al vetro, allargò le gambe il più possibile e si passò una mano sul culo raccogliendo quanto stava colando e, abbassandosi fin quasi sul cruscotto per farli vedere meglio iniziò a leccare quegli umori. E si ripeté più volte fin quando non riuscì a raccogliere più niente. A quel punto Luciano spense la luce e dal piccolo gruppetto partì un fragoroso applauso. Si pulirono con della carta e si sedettero nel divanetto dietro i sedili.
Gli chiese se gli era piaciuto e se farlo con la luce accesa e con il pubblico lo avesse intrigato. Si, Paolo ne convenne, dopo il primo momento in cui avrebbe voluto sprofondare, sparire, poi la cosa lo aveva decisamente eccitato e stimolato a fare… di più.
“Me ne sono accorto… Non ti eri mai leccato la mano con tutto quello che ti ho sbrodolato dentro...”
“Sai, non volevo deludere il mio… pubblico.”
Risero. Gli offrì qualcosa di fresco da bere e dopo un’altra decina di minuti si rivestì e salutato il suo splendido amante uscì per avviarsi alla sua macchina. La serata era stata ottima, forse iniziata un po’ in sordina, ma terminata splendidamente. Era venuto, aveva goduto alla grande e si era eccitato assai nel sentirsi osservato. Era appagato e tornava a casa contento. Questo era quello che pensava ma, arrivato quasi davanti alle docce i tre uomini che erano fermi li a parlare lo chiamarono. Erano italiani. Si girò verso di ...