1. La donna di mio cugino


    Data: 01/10/2018, Categorie: Etero Autore: alybas

    ... Cinzia iniziò a fare sangue anche a Raffaele, mentre mio cugino continuava a non rendersi conto di nulla deliziato dai suoi baci e da quel corpo spettacolare che più passava il tempo più si abbronzava, divenendo per me ancora più eccitante. La sera del 10 agosto però sentii chiaro che qualche cosa si era rotto in me, sentivo di non poter continuare a forzarmi, mentre Emma viste le serate e soprattutto considerata l�attrazione che Cinzia iniziava a provocare in Raffaele, meno avvezzo di me nel contenersi, smise di frequentare il gruppo connonchalance. Si vedeva che era gelosa e poverina, aveva ragione, piccolina come era scompariva al confronto con la donna bionica e lo stesso ovviamente accadde a Raffaele, il quale, però, fu ampiamente ricompensato dalla sua donna, evidentemente. Il 10 mattina Cinzia e Vittorio avevano iniziato a venire a nuoto da un altro lido a quello dove faccio il bagno. La donna di mio cugino indossava un bikini scosciatissimo e ridotto, mentre mio cugino rideva e scherzava. Non potevo continuare ad ammirare solamente quella donna. Ogni volta che si muoveva era per me un trauma. Mio cugino rideva sempre, era orgoglioso di quelle bombolone naturali che Cinzia si portava avanti e a giudicare dalla tensione della coppa traboccante e di rinforzo anche all�aureola mammaria, il capezzolone, doveva essere duro e rigido come il batacchio di una campana. Avevo più volte toccato quasi inavvertitamente Cinzia più volte ed era tutto irrimediabilmente sodo, sodo il ...
    ... seno, sodo il culo ma i fianchi larghi erano davvero troppo era un monumento al sesso. La nerchia era dritta all�inverosimile e io mentre parlavamo mi tuffai con Vittorio che sorrideva e mi prendeva in giro visto che li avevo lasciati sulla battigia nel mezzo di un discorso. Farfugliai qualche cosa sul sole, il caldo un rischio di insolazione e andai a nuoto fino ad un certo punto. Ben presto Vittorio mi raggiunse. Non vi era dubbio continuava ad essere un atleta e lo stesso fece Cinzia. Anche li in mezzo mare il suo seno sporgeva e l�acqua si insinuava in quelle fantastiche insenature, al che pensai che la mia nerchia sarebbe stata troppo bene li dentro, tra le grosse colline come riparato in un golfo. Mi venne, inoltre in mente un fantastico hot dog con il mio cazzo nelle sue tette. No, non riuscivo più a stare no questi pensieri mi distruggevano, iniziai a sentire la tachicardia mentre Cinzia e Vittorio si baciavano a piena lingua. Chiesi a Vittorio e Cinzia di allontanarsi, Vittorio perplesso mi chiese perché, non sapevo cosa fare, decisi allora io di ritornare a riva e lo feci nonostante una incessante tachicardia piano, lentamente. Avevo la mazza grossa e dura che usciva prepotentemente dal mio costume-pantaloncino. Inutile dire che al mio arrivo mi accolse nuovamente il sorriso ingenuo di Vittorio e quello da Femmina di Cinzia. Mio cugino mi chiese se stavo male, io bofonchiai qualche cosa ma non potevo muovermi visto il turgore del pene. Maledizione, troppi bambini ...
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