1. La mia vicina


    Data: 25/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: bingo26, Fonte: Annunci69

    ... Ahahahah». Aveva chiuso la frase con una risatina che mi aveva messo i brividi addosso nonostante ci fossero più di 30 gradi.
    
    «Metto il lettino in auto e tra 10 minuti parto, non è che vorresti venire con me? ». Disse rivolta alla Sig.ra Maria.
    
    «Ma dove vuoi che vada, io?? » rispose la Sig.ra Maria «Vai, vai pure e se incontri un bel giovanotto fatti un bagno anche per me!! Ahahahaha».
    
    Avevo il cuore che mi batteva a mille. Dovevo decidere in un battibaleno se approfittare o no della situazione: era un chiaro invito da parte di Elena.
    
    Mi fiondai a prendere un telo da bagno, infilai in uno zainetto i boxer da mare, un paio di infradito, della crema solare e feci i gradini (la mia casa è su tre livelli) due alla volta rischiando anche di scivolare. Uscì di casa in soli 5 minuti e andai a prendere la macchina.
    
    Intanto vedevo che Elena era indaffarata a mettere nella sua auto un lettino e mi precipitai la lei per aiutarla.
    
    «Posso darti una mano? Ma dove vai di bello?» le chiesi.
    
    «Vado al fiume a sdraiarmi al sole un paio d’ore».
    
    «Beata te, io devo per forza andare a fare un po’ di spesa, non c’è più niente in frigo».
    
    Dissi l’ultima parte della frase con un volume un po’ più alto in modo che sentisse bene la Sig.ra Maria.
    
    Così Elena si mise in auto dandomi un’occhiata che era tutto un programma. Tirai fuori l’auto dal box e mi avviai verso il fiume. Elena era davanti a me e andava pianissimo. Mi tirava delle occhiate tramite lo specchietto ...
    ... retrovisore e ad un certo punto, dopo un chilometro circa da casa, vedo che inserisce la freccia e si accosta a destra in uno spiazzo lungo la strada. Faccio anche io la stessa cosa. Scendo e mi avvicino al suo finestrino.
    
    «Hai bisogno di una mano?» le dico. E lei alzando lo sguardo verso di me mi sussurra con un tono di voce carico di voglia: «Ho bisogno di qualcos’altro, magari un bel cazzo come il tuo, che dici?».
    
    Mandai giù un boccone invisibile e sussurrai: «Per una bella signora come te il mio cazzo è sempre a disposizione, dove vuoi che lo metta?».
    
    «Dove più ti pare, mio caro. Mi devi allagare con la tua sborra. A proposito: la tua ha un sapore buonissimo».
    
    Non credevo alle mie orecchie. Finalmente avevo trovato la donna dei miei sogni: troia, porca, vogliosa e consapevole della sua maialaggine.
    
    «Quindi…te la sei bevuta per davvero» riuscì a malapena a risponderle. Mi sentivo come un ragazzino che aveva i primi contatti con il genere femminile.
    
    «Certo, e ne ho dato un bel bicchiere anche alla sig.ra Maria!!!! Vedessi come se l’è scolato: tutto d’un fiato. Ahahahah».
    
    «Certo e magari si è pure leccata le labbra, vero??» dissi io con un’eccitazione incredibile. Avevo il cazzo che stava per bucare i bermuda per quanto era duro.
    
    Lei se ne accorse e disse indicando la patta dei miei pantaloni:
    
    «Vedo che eventualmente un bel cric per sollevare l’auto lo abbiamo….» e continuò
    
    «Senti, bando alle ciance, ho una voglia che nemmeno immagini» azzardai io con uno ...
«12...5678»