Confessioni oscene di un elegante sweet torinese - Racconti Erotici

Confessioni oscene di un elegante sweet torinese

... dell'idromassaggio mentre ero tra le braccia di Max si facevano sentire sempre più prepotentemente tra le mie cosce e quando l'uomo mi sussurrò all'orecchio se volevo vedere il privé gli risposi con un bacio che non lasciava dubbi sulla mia voglia di cazzo.

La parte superiore del locale sembrava un altro pianeta, le sbarre ed i giochi di luce soffusa la rendevano una sorta di girone infernale dedicato ai lussuriosi.

Lo seguii fino in fondo ad uno stretto corridoio sfiorata dagli sguardi di uomini che sembravano spettri affamati del mio corpo.

Max mi fece entrare e richiuse alle sue spalle la porta per impedire a chiunque di disturbarci.

Ora quegli spettri fatti d'ombra potevano solo guardarmi, tra me e loro c'erano sbarre di metallo nero e il corpo di un uomo la cui anima era ancora più nera.

Mi ritrovai sul corpo le sue mani forti e la sua bocca che danzava sulla mia facendomi trasalire.

Ad un tratto avvertii la sua lingua scendere tra le mie gambe, fui travolta da un fiume in piena di piacere che ricambiai cercando la sua bocca con movimenti sempre più frenetici del mio sesso.

Quando sentii il suo cazzo entrarmi in corpo ero già completamente fradicia e con mia sorpresa mi accorsi che c'erano una decina di persone che mi stavano guardando.

Pensai a mio marito ed a quanto lo avrebbe eccitato vedere tutti quegli occhi sul mio corpo mentre un altro uomo stava fottendomi e mi abbandonai ad un intensissimo orgasmo.

Ad un tratto avvertii una nuova ...

... presenza al mio fianco.

Quando mi girai il grosso cazzo di Lucas era lì a prendersi ciò che gli spettava di diritto.

Ormai Lucas mi aveva completamente sottomessa con il suo fascino ed il suo fare autoritario.

Mi stava chiavando con decisione e quel filo di cattiveria che mi faceva letteralmente trasalire, mentre max spiegava al nostro pubblico che il "cornuto" mi aveva affidato a loro ed era a casa ad aspettare di sapere quanti cazzi avessi preso prima di tornare tra le sue braccia.

La mia attenzione ad un tratto fù rapita da una bellissima valchiria bionda, alta quasi un metro e ottanta che si stava masturbandosi selvaggiamente gustandosi il modo splendidamente perverso con cui Max le spiegava la mia condizione.

Non avevo mai fatto sesso con una donna anche se a riguardo avevo fantasticato parecchio.

Non dovetti dire nulla, fù sufficiente uno sguardo ed un istante dopo Max me l'aveva fatta sdraiare di fianco.

Le nostre dita e le nostre bocche avevano incominciarono a sfiorarsi e per la prima volta mi resi conto di quanto mi piacesse il rapporto saffico.

Lei e Lucas si erano letteralmente impadroniti del mio corpo, ormai ero in estasi e quando i tre decidettero che era il momento di rompermi il culo la mia unica risposta fù quella di tenere ben alto l'ano e farli accomodare.

Il bellissimo demone biondo si prese libertà che mi facero viaggiare tra paradiso ed inferno.

Quando il nodoso cazzo di Lucas fu pronto per sodomizzarmi la sua lingua a le sue ...