1. Anno nuovo, vita nuova


    Data: 03/10/2018, Categorie: Etero Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    Il 2001 stava per finire, la festa di capodanno si avvicinava. Vivendo a Rimini, trovare un party non era certo un problema. Però a me non fregava nulla, avevo il morale a terra. Francesca mi aveva lasciato dopo sei mesi, da festeggiare avevo ben poco. Mi aveva decisamente colto di sorpresa la sua decisione, dato che a me sembrava andare tutto bene. E poi mi piaceva davvero scopare con lei, i suoi pompini erano i migliori che avessi mai ricevuto. Le sue labbra erano le più morbide che avessero mai avvolto il mio uccello.
    
    Colto dalla tristezza rifiutai qualsiasi invito. Tutti tranne uno. Mio cugino mi invitò alla festa che aveva organizzato con i suoi amici.
    
    -Dai Michele, non fare così. Capisco la tristezza, ma stare in compagnia non può farti che bene.
    
    E poi la maggior parte dei miei amici non li conosci, così perlomeno non ci saranno volti che potrebbero ricordarti questi ultimi mesi.
    
    Accettai l'invito pensando che aveva ragione, poche facce conosciute, pochi ricordi. E poi erano tutti più grandi di me, magari avrei trovato un po’ di saggezza.
    
    La mattina del 30 dicembre partimmo verso Pennabilli, un paesino sulle colline alle spalle di Rimini. Saremmo rimasti lassù fino alla mattina del 2 gennaio.
    
    Arrivati a destinazione, aiutai con lo scarico delle auto. Mi avvicinai a una Opel Corsa nera, una ragazza con dei bellissimi capelli rossi stava sollevando il portello del bagagliaio. Il piumino che indossava mi impediva la visione della parte superiore, il culo ...
    ... però lo vedevo bene. Aveva una paio di jeans particolarmente stretti che lasciavano intravedere un fondoschiena bello carnoso. Per la prima volta da un paio di settimane, sentivo qualcosa muoversi nel basso ventre. Era forse la prima volta che non pensavo alle labbra di Francesca.
    
    -Ciao, posso darti una mano?
    
    Quando sentii la mia voce si girò; aveva un viso davvero intrigante. Era un pochino in carne, sembrava non poter avere un'espressione diversa dal sorriso. Gli occhi avevano un leggero taglio orientale, le pupille galleggiavano in un bellissimo verde smeraldo.
    
    -Certo che puoi!
    
    -Passami pure dei sacchetti. Ah, io sono Michele.
    
    -Piacere Michele, io mi chiamo Amelia, ma puoi chiamarmi Amy. Prendi pure questi e fai attenzione, mi raccomando. Dentro c’è l'alcool!
    
    Una volta che la cucina era stata riempita, salIimmo nelle camerate per sistemare i sacchi a pelo. C’erano quattro stanze riempite di letti che però non erano sufficienti per tutti. Io sistemai il mio sacco sul pavimento, nell'angolo opposto alla porta. Andai nell'armadio a prendere un cuscino, in quel momento Amy stava entrando nella stanza.
    
    -Anche tu qui Michele? Sembra proprio che questa sia la camerata dei single.
    
    Mi incupii.
    
    -Già…
    
    -Scusami, ho detto qualcosa di sbagliato?
    
    -No… è che un paio di settimane fa sono stato mollato, di punto in bianco.
    
    -Mi dispiace… ma sai come si dice, anno nuovo vita nuova!
    
    Il suo sorriso mi mandava in bambola, in più la vedevo finalmente senza ...
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