The black lady
Data: 25/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: TheWonderbull, Fonte: Annunci69
... dalla sua reazione, mi spingo ancora oltre e continuo a sfiorarla.
Il contatto tra la mia lingua e la mia padrona è letteralmente guidato dalla intensità dei suoi gemiti e dal tremore del suo corpo, che mi rivelano quali sono le parti maggiormente sensibili al piacere: tutte le volte che capisco di aver provocato il suo godimento, anche io esulto nell’andare a fondo in questa armonia che si è perversamente instaurata tra di noi.
Indugio tra le sue labbra, accarezzandole con la mia lingua con voluttà ed ingordigia, godendo ancora di più quando la sua voce freme di eccitazione; mi soffermo poi sul clitoride, provocando lunghi acuti di piacere nella mia padrona.
Ora esploro il territorio del piacere reciproco con la punta della lingua, premendo appena laddove so di provocare appagamento, ora lecco avidamente come se stessi assaporando un gelato.
Questo gioco continua senza interruzione per diversi minuti; improvvisamente, una esplosione di godimento scuote il corpo della mia padrona; il suo corpo inizia a tremare e la sua voce è sempre più rotta; capisco che sta raggiungendo il suo orgasmo e ciò mi spinge ancora di più ad esplorare le segrete vie del suo piacere.
In poco tempo, un urlo selvaggio ed animale suggella l’apice del suo totale appagamento, di cui sono l’umile e sottomesso artefice.
La posso vedere mentre mi fissa con aria soddisfatta dell’orgasmo raggiunto, ma con lo sguardo ancora accesso per il desiderio non ancora sopito; nel ruolo che mi sono ...
... scelto e ho accettato senza battere ciglio, non mi resta che una sola alternativa, per cui sussurro con un filo di voce: “Vuole venire un’altra volta, padrona?”.
E’ ovviamente una domanda retorica, cui la mia dark lady risponde con un eloquente gemito di piacere che suona come un invito a continuare.
Di nuovo la mia lingua esplora i sentieri della felicità della mia padrona e ancora una volta sono mie guide il tremito ed i mugolii di quel corpo che non sembra ancora sazio di godimento.
Il secondo orgasmo sembra più difficile da raggiungere, perché l’eccitazione cresce in modo più lento e graduale rispetto alla esplosione di qualche momento prima. Ma io non mi faccio scoraggiare e continuo nel mio imperterrito compito di soddisfare gli appetiti di questa donna di cui sono alla mercé.
Questa volta ci vuole più pazienza e abilità nello scovare tra i meandri del corpo il punto che trascinerà la mia padrona nuovamente all’apice della felicità.
Alla fine, eccolo che viene; se l’eccitazione era stata più lento da raggiungere, l’orgasmo è come un torrente in piena senza argini e barriere che tengano; senza freni inibitori, la sento ancora una volta gridare di piacere e scuotere il suo corpo come un animale rabbioso; ma non è rabbia, quella che promana dalla mia padrona, ma il pieno appagamento dei sensi.
Lei sta ancora ansimando, recuperando lentamente il controllo di sé, mentre mi fissa per la prima volta con aria benevola: “Sei stato bravo, lo sai? Ti meriti quasi un ...