1. Incontro


    Data: 05/10/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Mukka, Fonte: RaccontiMilu

    ... quello che le piaceva di più era che istintivamente lui reagiva nel modo migliore per metterla a suo agio….quel lampo di dolcezza, quell’accenno di sorriso sulle labbra che aveva mentre la guardava – “come se stesse guardando una cosa amata, poi persa e ora ritrovata” le venne da pensare –la fecero rilassare quel tanto che bastò per rispondere un timido “Ciao”.Stava per pagare il suo caffè, quando lui la fermò avvicinando la mano alla sua che aveva già il denaro pronto, ma senza toccarla, senza nemmeno sfiorarla. Lei rimase lì a guardare quella mano…era sicura che l’avrebbe toccata….si stupì di volere ardentemente quel contatto, e si sentì di nuovo avvampare a quel desiderio.“Lascia fare a me. Vieni andiamo a sederci ad un tavolino e parliamo un pò”Lo guardò mentre si alzava per seguirlo, e di nuovo quella luce divertita….ora si stava arrabbiando lei, sapeva che lo stava facendo apposta a farla arrossire, e si divertiva a metterla in difficoltà…ora che si alzava, come per aiutarla aveva avvicinato la mano alla sua schiena, molto vicino, ma ancora una volta senza toccarla, come solo a volerla guidare per esser pronto nel caso ci fosse stato bisogno di lui….e ancora una volta lei si sorprese a pensare che avrebbe voluto sentire quelle dita sulla schiena…e quasi provava rabbia verso quell’uomo che senza neanche toccarla riusciva a sconvolgerla così….ma vide ancora una volta quella dolcezza nello sguardo che la fece sciogliere…decise di fidarsi, di lasciarlo fare almeno per un ...
    ... po’.Andarono a sedersi ad uno dei tavolini, uno di quelli che hanno il divanetto intorno, lei un po’ rigida, schiena dritta, borsetta di lato sul sedile, e mani in grembo; lui invece sembrava più sicuro di sé, si mise a sedere molto vicino un po’ di sbieco, in modo da guardarla bene, con un braccio appoggiato allo schienale del divano, e che arrivava fin dietro di lei (ma sempre senza toccarla).“Cosa preferisci?” chiese lui quando il cameriere venne a prendere le ordinazioni“Un caffè, grazie” rispose lei, ma lui fermò il cameriere che stava scrivendo“Come, il terzo caffè? Non credi che siano troppi?” e strizzò l’occhiolino “Ti suggerisco un bell’aperitivo, che ne dici?”Lei girò la testa di scatto, lo sguardo tra lo stupito e l’adirato…anzi per dirla tutta era proprio incazzata nera….come faceva a sapere che aveva preso già 2 caffè al bancone? L’aveva spiata allora??Fece cenno di si con la testa, e lui ordinò un aperitivo per entrambi. Appena il cameriere se ne fu andato lui disse “Sono arrivato un po’ prima oggi…ero ansioso di incontrarti…” e la guardava ancora con quello sguardo divertito…e stentava a nascondere un sorriso…“Scusa a che ora sei arrivato?” chiese lei, e quando lui le rispose che era lì da circa un’ora prima dell’appuntamento fissato, lei sbottò arrabbiata “Quindi sei arrivato molto prima di me, mi hai visto arrivare, e mi hai lasciato lì al bancone. Sapevi che l’attesa mi stava innervosendo e mi hai lasciata lì???”Lo disse tutto d’un fiato, arrabbiatissima, ...
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