1. Il collare - Cap.8


    Data: 09/10/2018, Categorie: Zoofilia Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti

    ... da parte sul letto, incapace di staccare gli occhi dall'oggetto del mio desiderio. Nerone se ne stava a pancia all'aria, beato, ansimava con la lingua di fuori, l'erezione all'apice del turgore, svettava verso l'alto. Sentivo il suo sperma sulla lingua, me ne stavo con la bocca aperta, imbambolata, non volendo sputare li sul copriletto, ne tantomeno ingoiare. Scesi dal letto, il cane non si mosse. Ero sconcertata, davvero l'avevo appena fatto? Corsi nel bagno a sputare e a sciacquarmi il viso da quello schifo. L'immagine di quel bel viso, allucinato, sporco di sperma, sperma di cane... il viso di Serena, non il mio, mi fece per l'ennesima volta sciogliere tra le gambe. Nonstante il disgusto, sentivo di volerlo dentro come e più di prima... Mi venne in mente come si erano svolti i mie rapporti con Michela e Martina mentre mi asciugavo la faccia. Quello che era appena successo, quello che avevo fatto era ... rivoltante, forse non l'avrei mai più dimenticato in vita mia, eppure sentivo un fuoco tra le gambe che se ne infischiava dei mie scrupoli. Anzi, no ... se ne nutriva... Sollevai lo sguardo, lo specchio mi inchiodava a quel momento di lucida follia. Non fù sufficiente a riscuotermi... Tornai in camera, il copriletto era un disastro, il cane era nella stessa identica posizione in cui lo avevo lasciato. Era davvero duro adesso, sapevo lo sarebbe stato ancora per un po'... Un peccato sprecare la fatica che avevo fatto per arrivare a quel punto, mi dissi. Dovevo assoultamente ...
    ... sapere cosa si provava. Scivolai di nuovo accanto a Nerone, evitando con cura di toccare la macchia ancora umida sul copriletto. Lui non sembrava aver molta voglia di muoversi. Lo accarezzai sulla pancia, glielo presi in mano. Era durissimo, caldissimo, pulsava, un rivolo di sperma continuava a sgorgare dalla punta. Lo guardai mesmerizzata per un istante, poi mi riscossi. Mi rimisi a quattro zampe come avevo fatto prima senza indugiare. Nerone mi guardava incuriosito. Di nuovo mi schiaffeggiai il sedere come avevo fatto prima, godendo del rumore prodotto dalla mia mano sulla natica soda, piena, di Serena. Istantaneamente, il cane si tirò su a sedere, poi rapidamente mi balzò sulla schiena con le zampe anteriori. Dio, si! Abbassai la testa e il corpo per favorirlo. Schiacciata sul letto, attendendevo con trepidazione il momento in cui sarei stata finalmente penetrata. Sarebbe stato come peredere la verginità? Lo senti aggiustarsi, zampettare sul letto, il cazzo, gonfio, ancora colava sperma ovunque. Mi faceva senso sapere cosa fosse: sperma... sborra... di cane... La paura, irrazionale, di quella liquido, del fatto che potesse mettermi incinta anche se non poteva, il ricordo del suo sapore... Mi sforzai di immaginare che fosse solo lubrificante. Sentii la punta picchiettare contro le labbra aperte, vogliose, provai a spingermi verso di lui imapaziente, ma lo sentii scivolare fuori contro il clitoride, togliermi il fiato, poi allontanarsi per riprovare. Poi un colpo, improvviso, ...