1. Ragazzo di borgata (parte iii)


    Data: 15/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed

    Quella notte nel box auto passata con Francesco mi aveva aperto le porte del sesso. Ero oramai consapevole della mia passione per il cazzo, ma soprattutto stavo realizzando che la cosa che mi eccitava di più era soddisfare l’uomo. Ogni volta che mi masturbavo guardavo solo porno in cui teen boy si faceva scopare da maschi dominanti, si facevano riempire di sborra, venivano usati solo per il piacere di quei maschi. Questa nuova consapevolezza di me fece nascere anche una sicurezza tutta nuova: ero molto più propenso a parlare con i compagni di scuola, stringendo anche nuove amicizie con ragazzi e ragazze di altre classi; quando andavo in giro per il quartiere non chinavo più la testa quando passavo davanti a un gruppo di bulletti. Ma soprattutto avevo cominciato a rispondere a mio cugino Mirco e a farmi più impertinente. Quando mi sfotteva sulla mia omosessualità ribattevo con allusioni sessuali, che molto spesso più che innervosirlo lo facevano ridere. Non ero però più riuscito a vedere Francesco da solo e così ebbi la pessima idea di contattarlo in una chat di un social network. Forse gli diede fastidio che gli scrivessi o che gli ricordarsi quello che avevamo fatto, quindi quando mi rispose “Non me scrive più” ci rimasi malissimo. Solo il giorno dopo lessi un suo nuovo messaggio dove diceva “Ti cerco io”, e le mie speranze si riaccesero.
    
    Finalmente a metà giugno avrei compiuto diciotto anni e anche se non avrei avuto un mega party come quello dei miei amici, mia zia ...
    ... stava organizzando una cosa molto carina nel bar dove lavorava Mirco. Fu lui ad avere l’idea e chiedere a Marica, la proprietaria del bar, di poter tenere aperto la sera per il mio compleanno. Marica non solo era andata a scuola con mia madre ma mi aveva praticamente visto crescere, quindi fu il suo regalo per il mio compleanno. Una settimana prima del mio compleanno chiamai mia madre per sapere se sarebbe venuta.
    
    Anche se abitavamo nella stessa città non la vedevo mai, e anche se non lo davo a vedere la cosa mi faceva soffrire tantissimo. Non era di certo stata la madre più attenta ai miei bisogni o più affettuosa del mondo, ma rimaneva pure sempre mia madre. Provai a chiamarla ma non rispose mai al telefono, quindi fui costretto a inviarle un messaggio per invitare lei e il suo compagno. Quando oramai mancavano solo due giorni al mio compleanno mia zia mi chiese notizie di mia madre, e quando scoprì che non mi aveva mai richiamato decise che ci avrebbe pensato lei. La sera prima del mio compleanno zia chiamò mia madre ed ascoltai tutta la conversazione. Mia madre disse che non gli importava niente del mio compleanno, che io ero parte di una vita oramai passata, e che lei adesso si stava rifacendo una vita con il suo uomo, e che aspettavano un figlio. Mia zia si incazzò così tanto con mia madre che cominciò a insultarla al telefono, dicendole che era una persona di merda, che i figli non si abbandonano e che forse era meglio che era sparita dalla mai vita. Quando la loro ...
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