1. La domenica: finalmete


    Data: 16/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn

    ... sparecchiare i fondi delle lasagne mi riaccomodo con le gambe distese. Il cazzo si smoscia e in pò di liquido bagna la cappella.
    
    Alzo il grembiule per non sporcarlo, scappello e con le dita raccolgo il liquido e lo deposito sulle stesso, poi in bocca mi godo il sapore, il mio sapore. Ripeto sino a che tutta è stata gustata e più nulla è sulla cappella. Mi sciacquo le mani e lavo il cazzo nel lavandino della cucina. Ricompongo coprendola e abbasso il grembiulino. E’ un peccato che si macchi e poi con il liquido così.
    
    Finalmente mi chiamano.
    
    Hanno finito il primo. Arrivo a pendere i piatti, li impilo uno sull’altro mentre i quatto si divertono ad accarezzarmi il peto, i capezzoli, la pancia, la schiena ed il culo. Io indifferente proseguo con il mio servizio. Lentamente abbandono il tavolo e porto tutto in cucina e sistemo in lavastoviglie. Appena finito Giorgio mi dice che sono pronti e di portare il secondo.
    
    Controllo la cottura, mi sembra corretta. Metto i piatti sul tavolo e vi metto la carne con il sughetto, sull’altro l’lato patatine saltate in padella. La ciotola con la verdura fresca è pronta.
    
    Sempre con tre piatti arrivo al tavolo, questa volta evito di finire con il terzo piatto trovandomi in mezzo ai due di prima. Arrivo che sono in mezzo agli altri due. Ma mi sono illuso. Posti i primi tre piatti i due iniziano a palparmi. Uno prende il cazzo moscio e l’altro le palle. Il primo inizia a segarmi ma con il cazzo molle è un’impresa, il secondo mi ...
    ... massacra le palle palpandole e stringendole con forza.
    
    “il cazzetto non cresce, ha bisogno di un aiuto impegnativo.” Finito di dirlo si mette in bocca ed inizia a spompinarmi.
    
    L’altro non avendo molto spazio per il suo gioco mi lascia libere le palle, e sospiro per questo gesto liberatorio per me, e passa a giocare con le chiappe. Palpandole e sculacciandole.
    
    Il cazzo si addrizza in pochissimo tempo nella bocca calda, e diventa grosso e turgido. Poco dopo lo sfila di bocca e mostrandolo a tutti “visto che bell’asta che ha, così bella e dura. “
    
    “posso?” chiedo io “si vai pure” e mi sposto delicatamente tornando a pendere i tre piatti rimanenti. Questa volta mi fermo con il terzo fra franco e Giorgio. Sono al sicuro qui penso. “visto che siamo arrivati sin qui, direi che il grembiulino non serve più, toglitelo e mostrati bene a tutti. “ e mentre slaccio il fiocco sulla schiena per toglierlo, franco mi prende il capezzolo fra le dita, lo stringe forte da farmi male e poi lo tira in avanti. Così poi anche l’altro. Mi restano in vista due capezzoli in tiro che direi puoi attaccarci gli abiti. ”bello vero” dice Giorgio rivolto alla compagnia.
    
    “ok vai pure, ti chiamiamo dopo”
    
    Torno in cucina ad attendere la chiamata, preparo i piatti con il dessert e mi risiedo totalmente nudo sulla sedia.
    
    Bella pompata che mi ha fatto quello. Imbarazzante davanti a tutti quegli sguardi assatanati. Chissà che mi aspetta dopo.
    
    Mi chiamano e arrivo, sparecchio e porto l dolce, questa ...
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