02 - pazzerelli al molo e al parco - Racconti Erotici

02 - pazzerelli al molo e al parco

... mani dappertutto sul suo corpo stupendo ancora vestito. Lui fu molto eccitato da quella mia spontaneità, nettamente apprezzabile rispetto all'altra volta, e potevo sentire benissimo che già i baci gli avevano provocato una poderosa erezione, sentivo una notevole pressione sui miei genitali, era il suo pennellone che, ancora forzato dentro i suoi jeans, premeva per essere liberato. E io non mi feci certo attendere per accontentare la sua foga: cominciai a spogliarlo con impazienza, baciandolo dappertutto sul viso, sulle orecchie, sul collo. Liberato dalla camicia presi a limonare coi suoi capezzoli e gli feci tanti succhiotti in tutto il petto, non potendoglieli fare sul collo che era una parte visibile anche da vestito... lui nel frattempo spogliava me, eravamo entrambi infuocati, mugolando già di piacere e ansimando per la grinta che ci stavamo mettendo.

"Wow, hai capito il verginello alla sua seconda volta" disse lui, malizioso apprezzando notevolmente la mia lingua che gli titillava i capezzoli e scorreva lungo il suo sterno verso la pancia.

"Verginella sarà tua zia! Io sono il tuo ragazzo tutto arrapato, vedrai stiamo solo cominciando...!"

"MMMMMM, che hai in mente?" mi disse, nel frattempo ero rimasto anche io a torso nudo.

Nemmeno gli risposi: gli slacciai la cintura del pantaloni, sbottonandoli, e glieli abbassai direttamente assieme ai boxer. Non completamente, quanto bastava per scoprire completamente il suo cazzone, che appena liberato dall'elastico ...

... dell'intimo svettò imponente ricadendo con un tonfo sul pancino liscio liscio dell'amore mio, e scoprire anche le palle e, posteriormente, le sue chiappe succulente.

Lo fissai negli occhi e mi tuffai bruscamente sul suo uccellone, prendendolo subito in bocca fino alla base. Volevo fargli questa sorpresa così a bruciapelo, e devo ammettere che mi riuscì benissimo: fui in grado di accogliere tutta quell'abbondanza in bocca al primo tentativo, rilassando la faringe come ero riuscito a fare già l'altra volta in modo che potesse scendere in gola e starci tutto. Lui urlò dal piacere improvviso ed inaspettato. Lo guardai negli occhi mentre tenevo il suo cazzo in bocca, come a volergli dire "visto cosa avevo in mente? Il verginello non c'è più, ora c'è solo il pozzo profondo dei tuoi desideri". Tornai un pò indietro quando non ce la feci più a tenerlo così piantato in gola, e cominciai a muovermi avanti e indietro in una gran bella succhiata, con immancabile movimento della mia lingua sul suo glande. Sperimentai con successo che godeva molto di più se con la lingua gli stuzzicavo proprio il forellino dal quale di li a non molto avrei voluto far eruttare quel mio (suo) super liquidator!!

Dopo una bella spompinata mi fece fermare per non venire subito, mi tirò su e mi sussurrò "sei fantastico amore mio!", ansimando come uno che è rimasto a lungo in apnea. Lo baciai golosamente, speravo che la mia bocca si fosse impregnata del buonissimo ed irresistibile sapore del suo cazzo. Non ...