-
SONO.....
Data: 24/10/2018, Categorie: Etero Autore: 1945
... tatto una bella forma.La slinguavo come un assetato beve l�acqua e con le mani la carezzavo a più non posso .Certamente sentiva la mie erezione poggiata sul suo grembo.Tenendola vicina ,in modo quasi scimmiesco ,la recai nella vicina camera da letto dove senza mai lasciarla cademmo sul letto.Il mio assalto non le dava tregua.Sapevo che metteva spesso la gonna ,mi sarebbe stato indifferente avrei agito ugualmente,ma quel giorno il fatto che indossasse la gonna fu comunque una fortuna per me.Prima attraverso la stoffa le palpai la passera appena colsi che non reagiva infilai la mano sotto la gonna e pur poggiato su collant e slip potevo farle sentire le dita sollecitare la passera fu u attimo mi infilai sotto le ultime protezione e le infilai un dito in figa.Sembrava mi stesse aspettando .la sua passera era bagnata(si vede che anche la sua astinenza si stava facendo sentire.L�insieme senso di colpa,espiazione,vergogna nel rifiutare,l�astinenza, la fecero capitolare definitivamente.Adesso sentivo la sua lingua attiva nella mia bocca. Con il bacino non si sottraevo alla mia intrusione anzi partecipava.Ero riuscito�.Potevo continuare con più calma,ma comunque velocemente.Continuai a baciarla e sditalinarla ad eccitarla sempre più facendole calare per quanto possibile collant e slip. Le scarpe le erano già �scivolate via. Poi mi piegai velocemente le tolsi insieme collant e slip.La sua passera era a mia disposizione. Sentivo il suo particolare profumo. Le allargai le gambe e mi ...
... tuffai in mezzo ad esse lappandole con fervore e gioia il suo gioiello.In quel breve distacco fu come se si rendesse conto di quello che stava avvenendo e non so se fosse la sua volontà.. Ma per lei fu tutto troppo veloce e quando sentì la mia lingua nella sua passera fece un oohh di meraviglia e prima allargò ancor più le gambe poi poggiò le mani sulla mia testa a sollecitare quanto di già facevo.Chissà quanto tempo fosse che non provava quelle sensazioni.Sentivo quanto le piacesse.Intanto con una mano feci calare i miei pantaloni e gli slip portando il mio eretto uccello allo scoperto. Lei sicuramente non poteva rendersene conto.Il passo successivo fu di scivolare verso l�alto sul suo corpo portandomi ancora con il mio viso sul suo e rimettendole la mia lingua bagnata dei suoi umori nella sua bocca.Quanto ci volle ?Un secondo? Di più? Di meno?Fu un attimo. Le sue gambe erano sempre allargate e la sua passera bagnata ed aperta.Si può dire che in un attimo sentì prima il distacco della lingua dalla passera,ma l�onda del piacere rimaneva,poi la mia lingua in bocca e contemporaneamente il mio uccello dentro lei.Non poteva più sottrarsi.Rimasi fermo in lei per farle sentire e consapevolizzare la dura presenza.Poi cominciai l�antica danza.Le ho detto: sei bellissima e facevo entrare il cazzo in fondo a lei. Mi dedicai a lei e alla sua figa. Slinguavo , le misi le mani sotto il culo per farle sentire di più la penetrazione. Tenni un ritmo intenso ma continuo .Volevo farla impazzire ...