1. Giusy e i suoi 11 minuti


    Data: 26/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Heroesfree

    ... della sua bocca la prendessero di peso e la mettessero sul letto. Il capo si era messo alle sue spalle, il secondo sotto e avevano iniziato a stantuffarla forte, alternando il cazzo dentro i suoi buchi già bagnati e pronti per accogliere i due maschi. “Ti avevo promesso che ti avrei rotto il culo – aveva continuato il capo – te lo ricordi? Mi sa che non posso farlo, vinci anche questa volta perchè il culo ce l’hai già abbondantemente rotto. Ma è tuo marito che ha un cazzo enorme o ti fai sbattere come una cagna in calore”? L’altro invece la stava impalando sulla sua verga, Giusy gemeva e si contorceva sentendo il piacere arrivare da lontano, sapeva controllarlo ma questa volta voleva abbandonarsi ma prima di farlo le era venuto in mente il sogno e aveva deciso di farlo diventare realtà. “Avanti voi che cazzo guardate, venite qui che vi voglio tutti e quattro. Si erano posizionati davanti la sua bocca e lei aveva iniziato a spompinare alternando le verghe e imboccandole anche assieme. Si sentiva aperta, dilaniata e riempita ma andava avanti questa volta voleva farli sborrare tutti assieme per poi essere schizzata dovunque al centro proprio come aveva sognato la notte precedente. L’uomo alle sue spalle la stava inculando forte e la teneva per i capelli come una cavalla imbizzarrita, lei saltava sul cazzo dell’uomo di sotto e ...
    ... con la bocca riusciva a leccare e segare gli altri due cazzi. Tutti erano arrapatissimi, “sono una troia rotta in culo urlava Giusy – scopatemi porci e fatemi sentire quanto sono puttana”. Il capo continuava ad incularla forte e le dava schiaffi sul culo ormai rossissimo, ci avrebbe messo anche le palle dentro e sentirla gridare lo aveva trasformato in un animale. Montava forte urlava e gemeva e anche gli altri ormai si erano ripresi dall’umiliazione ed erano pronti ad innaffiarla. “Sborratemi addosso bastardi, fatemi sentire una vacca da monta” e si era messa al centro con i quattro che preso il cazzo in mano avevano iniziato ad eruttare fiumi di sborra che le era finita tutta addosso, sul viso, sui capelli, in faccia sulle tette e sulla fica. Era ricoperta di calda crema e leccava avidamente come nel sogno. Adesso era diventato realtà.
    
    “Non abbiamo rubato ma almeno abbiamo fottuto – aveva detto uno dei quattro – e ne è valsa la pena perché una zoccola come questa non la troveremo così facilmente – aveva continuato un secondo. “Beh - aveva concluso Giusy con sguardo ammiccante e ancora ricoperta di sborra – vi avevo detto che se avessi perso la scommessa potevate tornare a trovarmi una volta al mese, facciamo finta che l’ho persa”?
    
    Ed in coro era partita una esclamazione liberatoria: “Che grandissima troia...”
    
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