1. IL TEMPO DEL FIENO, DELLA PAGLIA E DEI PAPAVERI


    Data: 29/10/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Dunklenacht, Fonte: RaccontiMilu

    ... movimento lungo le strade di Liebesburg. Le vie, i viottoli e le piazze erano ingombre di pecore, dai bianchi velli, di cani da gregge, di pelo bruno, nonché di pastori, che portavano i costumi tipici del luogo, i quali consistevano, per lo più, di giubbe nere con ricami bianchi o dorati e di lunghe braghe rossastre. Alcune donne spalancavano gli usci e correvano a riabbracciare i loro amati pastori, dopo averli salutati dai balconi. Era tutto un baciarsi ed un abbracciarsi d'innamorati, uno scambio di doni, di sguardi languidi e di promesse, mentre alcuni, con dei flauti costruiti alla buona con il legno delle foreste e delle fisarmoniche artigianali, intonavano dei valzer o delle mazurche. Che parole affettuose! Che slanci! Che commozione! Che addii!La luce del sole d'autunno illuminava quelle greggi bianche e le strade del villaggio, attraverso le fronde dei pioppi del Nord.Su di una ringhiera di legno, ornata di gigli ormai appassiti e che separava un viottolo di Liebesburg dalla campagna, stava seduta una giovane, dai capelli lunghi, al vento, dal décolleté lasciato nudo da un abito scollato, dalla sottana insolitamente alzata, che consentiva di ammirarle le belle gambe. Ella portava una sorta di lungo mantello nero, munito di cappuccio e che svolazzava un poco. Quella tinta di perla lasciava brillare quanto la luce dorata di quegli istanti la meravigliosa chioma nordica di quella giovane, dal volto statuario.- Ah, i pastori, i pastori! - sospirò la bella al suo vicino, ...
    ... che le si era seduto accanto, sulla ringhiera.I crochi ed i gigli autunnali si muovevano dolcemente nel vento di novembre e, in quel mistero, in quel bruire di amanti, di greggi e di pastori, sembrava di udire le voci dei defunti, dal cui mondo aveva forse fatto ritorno la figlia del bottaio, che era quella giovane, dal manto nero perla.- Eccoli, li avete visti? Passano, hanno trascorso la stagione calda sulle vette, presso gli alpeggi, ora vanno a svernare più a valle � le disse l'amico che le stava al fianco e che portava il nome di Mauritius. - Sono pastori, pastorelle, pecore nere, cani da gregge, pecore bianche... Presto verranno anche i muli ed i cavalli. Ma come sono belli i vostri capelli!- Signore, io vi conosco, non negatelo, ve ne prego � gli disse la figlia del bottaio. - Voi ed io ci amavamo e ci amiamo ancora!- Forse, in una vita passata, io e voi ci siamo amati, sì...- Du bist meine Liebe � proseguì la giovane, nel tedesco in voga presso quei luoghi.- Che cosa dite, signorina?- Es ist Deutsch, die Sprache der Liebe... Die Zeit der Liebe ist f�r uns beide da...Questo gli mormorò lei, che riprese poi, dopo un breve silenzio:- Dico che noi ci siamo amati in una vita passata e che ci ameremo nuovamente, nel presente. Io sono la figlia del bottaio, reincarnatasi per l'amore dei vostri occhi...L'altro le coprì teneramente il capo con il cappuccio della mantella nera, della quale vi ho parlato poco fa; poi, allorché la sua interlocutrice si voltò per veder passare un ...