La Rossa
Data: 27/09/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu
... SFONDAMELO. CHE BEL CAZZO DURISSIMO NEL MIO CULO. MI PIACE. SPACCAMI TUTTA. COSI'. -Con le mani mi toccava, palpava, si lecco le mani e me le mise sulla faccia e in bocca, poi iniziò a accarezzarsi i seni, stringendosi i capezzoli tra le dita, rigirandoli e tirandoli forte, urlando. Quindi, quando i suoi movimenti divennero ancora più intensi, la sua mano destra scese insinuandosi tra le sue gambe e iniziò a masturbarsi vigorosamente. L'insieme era assolutamente irresistibile, la cosa più eccitante e coinvolgente avessi mai provato prima. Pochi secondi dopo eruttai come un geyser nel suo sedere abbandonandomi al piacere assoluto.Lei godette ancora e ancora. Su di me, sulla sua mano, sul mio pene che stava decrescendo senza uscire, stretto dai suoi muscoli anali. Infine si abbandonò sul mio petto, sulla giacca stropicciata della divisa. Restammo immobili, tremanti, i respiri affannati che all'unisono calavano lentamente di intensità.Mi ricondusse nel mondo reale, dopo un tempo che non saprei ancora quantificare, il trillo del microauricolare.- Pronto? Mi senti? Qui è tutto risolto. Un paio di ubriachi che avevano dato fuoco a un cassonetto. I pompieri hanno spento tutto, dieci minuti e sono da te. Come va lì? Sei riuscito a calmare la pazza? -Lo sentii ridacchiare sull'ultima frase. Gli risposi a fatica.- Tutto ok qui Carlo, fai pure con calma, ti aspetto. -Cercai di scostare il corpo ora abbandonato sopra di me, delicatamente. Spalancò gli occhi, ora decisamente meno ...
... arrossati di prima. L'effetto stava svanendo rapidamente. Vidi un misto di orrore, piacere e paura nelle sue pupille nere, insieme però ad assoluta consapevolezza.Uno dei pregi della Rossa, si diceva, era che al termine dell'effetto lasciava totalmente lucidi e soprattutto pienamente consci dell'accaduto. Ricordi completi e accurati di ogni dettaglio, ogni sensazione, ogni emozione. La vidi distogliere lo sguardo, tirare su nervosamente con il naso e accennare a coprirsi con le mani, per poi rinunciare, evidentemente cosciente della stupidità del gesto, dopo tutto quello che era successo.L'aiutai a rimettersi in piedi, era evidentemente provata. Volevo distogliere lo sguardo ma ero ancora attratto irrimediabilmente dai suoi occhi, dalle sue forme ancora eccitanti. Quando capii che sarebbe riuscita a reggersi in piedi da sola la lasciai. Mi resi conto dell'aspetto ridicolo che dovevo avere, con indosso la camicia e la giacca della divisa e i calzoni e mutande ora raggomitolati intorno alle caviglie. Mi voltai e rivestii in fretta, anche se il risultato fu decisamente pessimo.- Il suo fidanzato è all'ospedale, spero non sia nulla di grave, se vuole possiamo accompagnarla lì appena si sarà rivestita. -Le dissi porgendole il lenzuolo del letto per coprirsi. Rispose con un filo di voce, balbettando quasi.- Non... è il mio fidanzato. Non ricordo nemmeno come si chiama. L'ho... conosciuto stasera in un locale. Non .. pensavo facesse quest'effetto. Avevo bevuto troppo, ...