Il girasole con le spine - il sogno
Data: 31/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: DemoneDelSilenzio
... accanto senza dire nulla, appoggiando lo zaino su di una sedia al centro della stanza. Gli guardò la schiena possente; le braccia che fuoriuscivano dal gilé consunto erano bruciate dal sole, ma mettevano in bella vista i muscoli tonici. Non sapeva che lavoro facesse prima dell'Apocalisse - così la chiamava - ma evidentemente si trattava di un impiego all'esterno e di fatica. Ma quello che la colpiva di più dell'uomo che la teneva in pugno erano gli occhi: neri come il carbone, profondi come un abisso oceanico e intensi come lo sguardo del lupo che segue una preda di soppiatto. Senza voltarsi lui disse: "I senza-morte del paese qui sotto si sono spostati durante la notte, probabilmente alla ricerca di cibo. Sono riuscito a procurare qualcosa da mettere sotto i denti e un paio di bende pulite". "Pensi se ne siano andati, Padrone?" chiese lei timidamente. Fare delle domande implicava spesso che lui reagisse in modo brusco, a volte colpendola al volto con uno schiaffo. Tuttavia la caccia fruttuosa doveva averlo messo di buon umore, perché si limitò a dire. "Non credo, probabilmente torneranno a breve. Per questo non ci siamo fermati a lungo". Terminò di riporre quello che aveva trovato poi aggiunse: "Alzati, usciamo". Andò al muro, sganciò la catena dall'anello e senza nemmeno controllare se Dana si fosse alzata, si diresse verso la porta. Lei lo seguì senza aprir bocca e facendo attenzione a dove metteva i piedi. La casa era una piccola costruzione sulla cima di una collina. Il ...
... seminterrato portava, attraverso una scala, su di una brughiera che scendeva per almeno un chilometro e mezzo verso un bosco di pini. Dakan li precedette correndo e annusando qua e là come se fosse la prima volta che usciva dopo mesi. Dana procedeva a testa bassa, strattonata dalla catena al collo che lui tirava di tanto in tanto per tenerla al passo. Ad un certo punto il cane si fermò davanti ad un cespuglio e, infischiandosene completamente del pubblico, si acquattò ed iniziò a defecare. Mentre stava ancora raspando il terreno con le zampe posteriori, lui la spinse in quella direzione. Mordendosi la lingua Dana si avvicinò al punto dove poco prima Dakan aveva espletato i suoi bisogni e si accovacciò, evitando di alzare lo sguardo. Dopo qualche istante un rivolo di urina iniziò a percorrere il terreno fangoso e, a poca distanza, iniziò a defecare. Era così mortificante per una donna come lei. Tenuta al guinzaglio, completamente nuda e pure osservata da un estraneo e dal suo cane, mentre compiva un'azione che reputava così intima come quella di andare di corpo. Arrossì violentemente e cercò di concentrarsi solo su non sporcarsi con i suoi stessi escrementi. Finito che ebbe rimase per qualche momento a fissare il panorama che la circondava, quando uno strattone deciso la fece alzare in piedi e voltare nello stesso momento. Il suo sguardo incrociò quello di lui e per un attimo vi lesse qualcosa di più del semplice divertimento. Una punta di sadismo, quasi innaturale. Come se la ...