1. La Coinquilina cap.10


    Data: 07/11/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta

    ... totalmente scoperte. Continuò a muoversi per la stanza per vedersi da diverse angolazioni, dopodiché iniziò di nuovo a rovistare in quella busta cercando altro. Dalla prospettiva della telecamera, Gustavo poteva vederla da dietro, prona sul divano e capì che la sua curiosità si stava trasformando in eccitazione. Si ricordò che su quel culo aveva avuto uno degli orgasmi più intensi che potesse ricordare e iniziò a sentire il suo sesso crescere nei pantaloni. La guardò tirare fuori qualcosa da una scatolina, sembrava un piccolo gioiello, era comunque qualcosa che brillava. Sara si spostò di nuovo verso lo specchio e si voltò, prese l'oggetto in bocca e lo succhiò per pochi secondi. Poi, con una mano, spostò il filo del perizoma che adagiava fra le sue natiche e con l'altra mano collocò quell’oggetto brillante in mezzo al suo culo. “O mio Dio è un plug anale….” la saliva di Gustavo si azzerò all’istante. Vide Sara camminare e guardarsi da dietro allo specchio per osservare il suo nuovo “oggetto di bigiotteria” che faceva capolino tra le natiche ed il perizoma. Con una mano Gustavo iniziò ad accarezzarsi attraverso i pantaloni. Guardò l’ora, era presto, il potenziale cliente non avrebbe chiamato prima delle 21.30. Vederla ondeggiare e sfoggiare la sua oscenità con totale disinvoltura gli faceva perdere la testa. Non la capiva e proprio per questo lo eccitava. “Le piace farsi guardare….non sto violando la sua privacy”. Se lo ripeté per almeno 5 minuti per giustificare quella ...
    ... finestra ancora aperta. Sara a quel punto scomparve nuovamente nella sua stanza, provocando disappunto nel suo osservatore remoto. Dopo neppure un minuto ritornò in sala. Aveva addosso una specie di vestito di rete bianco, a maglie abbastanza strette ma molto trasparente. Si guardò di nuovo allo specchio, aggrottò le sopracciglia e scrollò la testa, in segno di disappunto, come se quello stile che stava provando non la convincesse del tutto. Infilò le mani dietro alla schiena e si slacciò il pezzo di sopra, sfilandolo da una delle maniche. I suoi seni prosperosi ora erano oscenamente in vista sotto quella maglia traforata, con le aureole ben in vista. Si rimise davanti allo specchio e si guardò da tutte le angolazioni possibili. Sembrò ancora insoddisfatta del suo aspetto, sollevò il vestito e sfilò il perizoma. Lasciò cadere l'orlo del suo vestito e ricomiciò a guardarsi allo specchio, prima anteriormente, osservando l'ombra del suo pube trasparire, poi posteriormente, inarcandosi come a voler verificare quanto, il suo nuovo gioiello, potesse scorgersi in mezzo alle natiche. Poi, si soffermò sui suoi capezzoli, che per il freddo o forse l'eccitazione avevano trovato la loro strada in mezzo al tessuto. Sara si leccò l'indice ed il pollice ed iniziò a massaggiarli da sopra al vestito, come per dargli ancora più prominenza ed evidenza. Gustavo la guardava estasiato, ormai era totalmente rapito da quelle immagini. Si toccava con la mano dentro i pantaloni, facendo con il pollice dei ...
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