1. Ampio pigiama


    Data: 07/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: QueenLatina

    ... guardai ogni dettaglio della foto. Era bellissimo. La cosa più sexy che avessi mai visto. Mi tornarono alla mente il suo odore e la sua pelle sotto le mie dita. Non resistetti. Mi toccai selvaggiamente, durai pochi secondi poi un orgasmo violento. Mi ripresi e tornai al tavolo. Fu li che mi venne in mente che non poteva essersi scritto quelle cose da solo. Doveva averlo aiutato qualcuno. Mi salì una rabbia terribile. Divenni incauta tanta era la collera. Mentre mio marito mi chiedeva a chi scrivessi risposi a Luca “E chi ti ha scritto quelle cose? Chi ti ha aiutato? Questo gioco lo hai rovinato! Buon proseguimento!”. Poi guardai il compagno della mia cena e gli dissi: “a tuo figlio”. Se mi avesse chiesto cosa gli scrivevo non avevo una risposta pronta. Invece mi aiutò dicendomi “non lo assillare, ha vent’anni, lascialo vivere”. Tornai a casa che la rabbia non mi era passata affatto. Mio marito si fiondò a dormire e in pochi minuti prese a russare. Io mi lobotomizzai alla tv saltando da un canale all’altro. Alle due di notte sentii le chiavi nella porta, Luca entrò, mi guardò e capì che ero furiosa. “Che storia è mà?” Mi alzai e trattenendo a stento la voce gli dissi cattivissima “pensavo fosse un gioco tra noi, chi partecipa invece? È Sonia?” e gli diedi una spinta. Ero totalmente andata. Lui non poteva crederci “ma che problema hai mà?” Restai in silenzio qualche secondo. Già, che problema avevo? “Nessuno” e gli voltai le spalle guardando la tv. Lui si mise in mezzo “Sei ...
    ... gelosa? Sei gelosa mà?” Non risposi. Ero troppo agitata. “Non mi ha aiutato nessuno mà. Non ho quelle scritte sul culo, ce le ho messe con un programma di fotoritocco” “Bugiardo!” e lo scansai. Lui si sfilò la camicia e cercò di abbassarsi i pantaloni per farmi vedere che non aveva scritte, ma erano stretti. Quindi si voltò, si slacciò la cintura e con un movimento veloce abbassò alle caviglie pantaloni e slip. Aveva il solito sedere meraviglioso e senza nessuna scritta. Tutta la rabbia svanì, e fui avvolta da un desiderio e da un calore mai provato prima. Lo sfiorai con le dita, e continuai a farlo inebetita. Era la cosa più bella che avessi mai toccato. Ero in piedi in salotto che toccavo i glutei di mio figlio mentre mio marito dormiva a pochi metri di distanza. Ma in quel momento niente altro esisteva. Solo io e il corpo di Luca. Dopo qualche attimo mi chinai e poggiai le labbra su quelle natiche. Le riempii di teneri baci mentre continuavo ad accarezzarle, totalmente perduta. Ad un certo punto lui fece un mezzo passo avanti. Sembrò volersi allontanare. Invece si voltò e apparve il suo sesso in erezione. Cominciai a baciare anche quello, poi i baci divennero più intensi, poi furono morsi e colpi di lingua. Alla fine lo feci entrare tutto nella mia bocca. Durò pochi secondi. “Vengo mà”, lo presi in mano e me lo misi sotto il mento. Venne subito. Io ero venuta già un paio di volte nel frattempo. Scappò via e io mi ritrovai a piangere da sola, confusa e piena di desiderio. Non ...
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