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Sogno ricorrente
Data: 08/11/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Elena86, Fonte: RaccontiMilu
... platea dandosi una sculacciata. Prima di essere portata via dal palco il suo corpo fece in tempo ad infilarsi tutta la mano destra nel culo.Quando Elena riprese il controllo del suo corpo era dentro una stanza chiusa a chiave di una clinica psichiatrica. Era agitatissima, si sentiva umiliata, umiliata nel profondo. Adesso tutti la credevano pazza, una pazza ninfomane. Il pensiero che almeno l’incubo fosse finito la rincuorava! Non mancò poco però che una mano invisibile le si intrufolasse sotto i calzoni della divisa che le era stata assegnata e che una voce nella sua testa le dicesse: “Non ti preoccupare cara, non ti abbandonerò mai!!”EPILOGO: Qualche mese dopo i dottori si accorsero che Elena era incinta. La data del concepimento poteva sbagliare di qualche giorno. La data uscita dai test risultò essere il giorno successivo alla morte del marito di Elena, ma vista l’imprecisione del test nessuno ci fece caso. Il test del DNA alla nascita del bambino garantì poi la paternità di Edoardo. Elena però sapeva che non aveva mai fatto del sesso non protetto con suo marito. Il bambino nacque sanissimo.Elena fu ritenuta non autosufficiente, l’eredità passò in blocco al figlio che ne avrebbe assunto il controllo al raggiungimento della maggiore età. Fino a quel momento sarebbe stata gestita dall’avvocato di famiglia molto legato ad Edoardo.Elena lasciò la clinica dopo due anni. Nell’ interesse proprio e del figlio fece in qualche modo pace con lo spirito del marito, che comunque continuò ad allietare le sue notti e la sua vita. Elena continuò dunque ad attendere nuda e trepidante l'arrivo del suo misterioso amante tutte le notti e a bagnare abbondantemente dei suoi umori e della sua eccitazione le lenzuola tutte le mattine. Ebbe sempre ottimi rapporti con suo figlio e continuò a vivere alla villa felicemente fino alla fine dei suoi giorni, quando poté finalmente rivedere colui che dopo tutto aveva imparato ad amare più di chiunque altro, il suo Edoardo.