1. La "sua" Lolita.


    Data: 11/11/2018, Categorie: Etero Autore: Tibet

    ... stare alzati, fa freddo, propongo di andare a dormire o a leggere sul letto…-. -Io non dormo da sola… ho una paura da morire, voglio dormire con te… non ti darò fastidio…-. Gli sembra giusta la sua richiesta. -Va bene… però… tregua… d’accordo?-. -D’accordo…!-. Gli dà la mano con fare solenne. Si stendono sul letto, non si toglie né la maglietta né i pantaloncini. Lei ha indossato un pigiamino con pantaloncini corti, leggono alla luce delle candele, non è molto agevole ma ci si può adattare. Ricomincia a piovere ma il temporale è passato. Lascia accesa una candela, lei sembra addormentarsi, lui si rilassa e chiude gli occhi. E’ solo assopito, sente che gli si accosta, forse ha freddo, ora poggia la testa sul suo petto e lo abbraccia, la sua mano è sul suo torace, si abbassa e risale sotto la maglietta, gli accarezza i pettorali, gli passa le dita sui capezzoli e poi sul petto. La mano si muove delicatamente, è calda e morbida, si abbassa fino all'ombelico, ma provoca l’immediata reazione della verga di lui. A scatti si indurisce… La testa di Laura si porta sul il suo ventre, la mano entra sotto la cintura elasticizzata dei ...
    ... pantaloncini e incontra il cazzo duro. Lo accarezza, gli scopre la cappella inturgidita e lo masturba, gli accarezza le palle dure come noci, scorre anche il tratto perineo e le natiche. Può ancora fare finta di dormire dopo che ha verificato che erezione gli ha causato? -Laura?-. -Si…?-. -E la tregua…?-. -Sono anche bugiarda…- -Si, sei bugiarda e puttana…-. -Era ora che te ne accorgessi…-. Si toglie i pantaloncini, il pene svetta verso l’alto, lei lo cattura con la sua manina e poi prende a baciarlo, prima dei bacetti… leccatine, introduzione nella sua boccuccia di parte del glande, poi insalivamento e introduzione cospicua di buona parte dell’uccello. Ci sa fare! Chissà dove ha imparato…? Forse fanno dei corsi apposta nelle scuole moderne! O durante le notti nelle quali non rientrava? Lui introduce la mano nei suoi pantaloncini e prende a strizzarle le natiche, dio…! Sono dure come il marmo e sode e lisce, si introduce nel solco e prende a solleticarle, prima il buchetto e poi la vagina. Che bellezza…! Si lecca le dita…! Sanno di… di… non sa trovare un termine, torna a rovistare mentre lei lo sta succhiando superbamente. (segue) Tibet 
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