La Coinquilina cap.16
Data: 13/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Saretta
... pomeriggio sembrava essere ampiamente archiviato. Brindarono più volte con i loro calici pieni di vino bianco leggermente frizzante. La conversazione si spostò sulla tecnologia che evidentemente era il tema forte di entrambi. Gustavo venne attraversato da quella sensazione che si prova quando ci si sente assolutamente a proprio agio con qualcuno. Quel sentimento che ti fa credere di aver trovato la persona giusta. Non era ancora amore, ma avrebbe potuto diventarlo. Si conoscevano da pochissimi giorni, eppure sembrava fosse passato un secolo dal loro primo incontro. Non riuscirono a prendere il dolce da quanto erano pieni. Ad un certo punto, Beatrice si alzò per andare in bagno e Gustavo ne approfittò per fare il gesto galante di pagare il conto prima che lei tornasse. “Dai, ti porto a casa” Beatrice lo guardò con aria accattivante e si avvicinò al suo orecchio “E se andassimo a casa tua?” Gustavo ebbe un sussulto interno. Sara sicuramente non era ancora tornata, ma non si sentì pronto a portare Beatrice a casa sua. Non riuscì a darsi una spiegazione razionale ma andava contro la sua volontà. “Meglio di no, non possiamo arrivare in ufficio insieme lo sai...poi non hai niente con te, cambio, spazzolino da denti, insomma tutte le tue cose..Facciamo un’altra volta”. Beatrice rimase delusa sul momento ma poco dopo pensò che avesse ragione. Si era anche macchiata la maglia con uno schizzo di soya e non poteva presentarsi così a lavoro la mattina dopo. “Ok, hai ragione, andiamo”, ...
... annuì sempre più convinta. Sotto casa di Beatrice, Gustavo fermò la macchina e decise di scusarsi formalmente con lei per il suo atteggiamento di quella stessa mattina. Nella sua testa, durante il viaggio, si era già creato il discorso da farle. “Bea ascolta..mi dispiace io...” Non lo lasciò proseguire ulteriormente. Lo afferrò per le guance e lo baciò con trasporto attendendo che si lasciasse andare. Non dovette aspettare molto. Si fusero per un tempo indefinito, mischiando le loro lingue e le loro labbra con crescente passione fino a che non fu Beatrice ad alzare il tiro. “Fatti toccare adesso….” Gustavo la lasciò fare. Sentì sbottonarsi i pantaloni e sospirò sentendo la pelle della sua mano a contatto con il suo membro duro e nodoso. Beatrice iniziò una lenta masturbazione attendendo di sentire i primi liquidi bagnarle le dita. “Andiamo su da me se vuoi...ci sono le mie coinquiline ma non ci sono problemi, anche loro portano spesso i loro ragazzi”. Gustavo , già schiavo del piacere che stava provando le rispose fra un gemito e l’altro. “No dai, rimaniamo qui, andiamo dietro”. I due scesero rapidamente dalla macchina per accomodarsi sui sedili posteriori. Beatrice si sfilò i leggings accompagnati dai suoi slip. Nel farlo vide la mano di Gustavo iniziare ad accarezzarle le grandi labbra già completamente umide. Si lasciò toccare per bagnarsi completamente e si collocò a cavalcioni su Gustavo che iniziò di nuovo a baciarla mentre le tirava giù la maglietta. Aveva paura ad ...