La Coinquilina cap.16
Data: 13/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Saretta
... indugiare sui suoi seni, non voleva ricordarle quel piccolo “incidente” ed inibirla, ma Beatrice era estremamente intelligente e fu lei ad incoraggiarlo a stimolare i suoi capezzoli. I loro sessi si strofinarono con decisione, mischiando i rispettivi umori e facendoli cedere alla propria lussuria. Gustavo entrò dentro di lei ed iniziò a muoversi lentamente palpandole il culo rigido e sodo. La sua vagina calda ed accogliente sembrava il luogo perfetto dove poter godere. Attese la scossa. Voleva la scossa, quella stessa che sentiva con Sara. Iniziò a stuzzicarla fra le natiche, cercando il buchetto del suo culo che trovò già abbastanza inumidito. Provò ad infilare il suo indice dentro e capì che stava andando nella giusta direzione. Beatrice cominciò a muoversi sopra di lui in maniera più decisa e veloce, emettendo gridolini di piacere ma senza proferire parola. Con l’altra mano libera, Gustavo iniziò a giocare con il suo clitoride facendola letteralmente impazzire. Quella ragazza bella e dolce era anche terribilmente eccitante e assolutamente sensuale, ma in quell’istante Gustavo era troppo sotto controllo. Ancora nessuna scossa. La vide inarcarsi con la schiena e notò gli spasmi che presto l’avrebbero fatta venire. Mosse il suo dito facendolo entrare ed uscire dal suo culo mentre l’altra sua mano massaggiava con prepotenza il suo clitoride. Davanti a lui ,in piena estasi, Bea iniziò a toccarsi i seni, stringendosi forte i capezzoli per esplodere in un orgasmo violento e ...
... dirompente. Si innamorò di quell’immagine. Non c’era stata la scossa ma forse non era così importante, forse non era una cosa così positiva e fondamentale, ma questa auto convinzione sarebbe durata ben poco. Beatrice si rilassò cadendo sul suo petto e baciandolo stanca ma grata. Gli allargò leggermente le gambe e si inginocchiò un po’ incastrata fra il sedile posteriore e quello anteriore del guidatore. Gustavo si lasciò andare a quella fellatio decisamente ben fatta. Passarono diversi minuti in cui avvertì un immenso piacere senza però riuscire a godere. Quasi rassegnato all’astinenza, girò la testa verso il finestrino e lo vide totalmente appannato dal calore umido dei loro corpi. Gli venne allora istintivo pulirne una parte. Afferrò la testa di Beatrice e la spinse leggermente più a fondo sperando, con tutta la sua irrazionalità, che passasse qualcuno in quel preciso momento e che li vedesse. Trascorsero altri minuti, percepiva che Beatrice cominciava ad essere stanca ma finalmente vide uscire un signore dallo stabile davanti alla loro macchina. Non si vedeva granché, si poteva dire che fosse un uomo, non troppo alto ma niente di più. Gustavo lo guardò, sperando di essere guardato a sua volta e cominciò a sentire montare il suo orgasmo. L’uomo alzò leggermente la testa dirigendosi verso l’auto e una scossa, finalmente, lo attraversò. Gustavo riempì la bocca di Beatrice in quello stesso momento. Rimasero abbracciati senza dirsi nulla per qualche minuto fino a che Beatrice non ...