La Coinquilina cap.16
Data: 13/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Saretta
... girò lo sguardo verso il finestrino. D’istinto si coprì subito il seno con le mani. “Ohhh ma così ci vedono!! Porca miseria, pensavo il finestrino fosse appannato!” Gustavo identificò un senso di colpa efferato e si maledisse per averla raggirata con il suo comportamento. Inutile dire che era la prima volta che lo faceva. Il sesso, per lui intimo e privato, non andava condiviso con nessuno se non con la propria partner. Eppure, aveva cercato di essere visto, di essere scoperto, voleva che qualcuno violasse consapevolmente la sua intimità. C’era un modo di uscire da quella situazione? Avrebbe mai potuto abbandonare quella deviazione perversa e tornare alla normalità? Eppure secondo Laura, aveva appena svolto i “compiti a casa”. Ricordò le sue parole “ se vuoi altro, cerca altro”. E allora perché si sentiva sporco? “Dai rivestiti, è tardi, domani dobbiamo lavorare..Sei fantastica” Gustavo la baciò con tenerezza sperando di dimenticare quella sensazione di angoscia appena provata. “Mi mandi il messaggio della buonanotte quando arrivi a casa?” La guardò quasi incredulo. Fece mente locale ma non si ricordò di avere mai avuto richieste del genere. La trovò infantile ma dolcissima. Sara non glielo avrebbe mai chiesto. “Se vuoi...certo” Si baciarono per altri dieci minuti abbondanti, dopodiché Beatrice uscì dalla macchina ed entrò nel portone. Gustavo chiuse la porta di casa dietro di sé ancora scombussolato. Era stato tutto bello, anche se per venire aveva dovuto ricorrere a ...
... quella che per lui era una perversione. Quella perversione che non aveva mai avuto….fino a quando non aveva fatto la conoscenza di Sara. Per quella sera decise di non pensarci più, sperò che continuando a frequentare Beatrice, poco a poco sarebbe tornato alla normalità. Il destino le aveva mandato quell’angelo per ritornare in se stesso. Si mise a letto con quel pensiero sdolcinato e decise di sgombrare il cervello leggendo qualche frivolezza su Facebook. Curiosando qua e là, vide apparire una notifica di un messaggio sullo schermo. “Non rispondere ai messaggi è maleducazione” seguito da una emoji con la linguaccia. Non era possibile. Quel messaggio non era corredato da nessuna foto né video, ciò nonostante Gustavo, appena reduce da un orgasmo, sentì una scossa improvvisa che lo attraversò da capo a piedi e notò il suo sesso indurirsi di nuovo. Non era neanche un messaggio malizioso o velatamente erotico. Avrebbe potuto scriverlo chiunque, anche un amico. Ma gli bastò leggere da chi provenisse per avere un’erezione. Fu terribilmente infastidito e spense il telefono. Si girò su un fianco e decise che nessuno gli avrebbe impedito di dormire profondamente. Prima di chiudere gli occhi pensò a quante sessioni avrebbe ancora dovuto sottostare nello studio di Laura, senza la certezza di venirne a capo. Le avrebbe chiesto di cambiare strategia. Non voleva più lasciarsi andare a certe debolezze concesse alla sua coinquilina, per quanto lo avessero eccitato. L’ultima immagine che gli passò ...