1. L'allevatrice di cani


    Data: 15/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69

    ... glielo tolse di dentro e lo sperma mi colò in bocca, mentre Katia mi sbatteva il sesso sulla faccia, quasi volesse fagocitarsela dentro. Probabilmente eravamo giunte entrambe al punto estremo della sopportazione, perché uno schizzo caldo di pipì m’entrò in bocca, mentre lei mi sollevava le chiappe con le mani e mi diceva:
    
    «Piscia porcellona!» Allora allentai la vescica e lei sorbì l’orina che gli mingevo direttamente in bocca.
    
    ***
    
    Katia, quando qualcuna delle cagne sta per figliare, dorme nella stalla. Dopo la prima orgetta, avvenuta nell’abitacolo del furgone, abbiamo trasferito il nostro campo d’azione in quel letto.
    
    Ha voluto che imparassi a fare bene i pompini e per alcuni giorni Gigi ha dovuto giudicare, sborrando in bocca sia a Katia sia a me. Per premio lei si faceva chiavare e inculare; sempre con me messa a sessantanove, sotto di lei.
    
    Le mie prime performances, in confronto a quelle dell’esperta maestra, furono deludenti, poi ricevetti un:
    
    «Brava, ti stai avvicinando.» Corredata dal premio d’una fantasmagorica leccata di fica che mi fece Katia; poi l’ultimo giudizio lusinghiero di Gigi fu:
    
    «Ora sei una vera pompinara!» E Katia aggiunse;
    
    «Il premio questa volta è, che Gigi ti deflorerà la fichina ingorda e ti sverginerà il bel culetto; mi sembra sia giunto il momento di farlo. Inoltre lui ha appena goduto e c’impiegherà un bel po’ prima di venire di nuovo, così potrà farti i due servizietti contemporaneamente.»
    
    Katia, mentre eravamo messe a ...
    ... sessantanove, questa volta a posizione invertita, introdusse nella mia vagina il dito mignolo, forzandomi l’imene:
    
    «Forza Gigi! E tu Gilda, non aver paura, ce l’hai molto elastica, volendo avrei potuto spingercelo tutto dentro il dito e neppure te ne saresti accorta.» Me lo disse intanto che lui se lo teneva in tiro, menandoselo e leccandomi il buchino. Fu Katia stessa che dopo averglielo insalivato lo instradò dicendogli di stare un attimo fermo. Provavo una sensazione bellissima con il calore della sua cappella ancorata nell’anticamera della mia più profonda intimità, e il pensiero del dolore, propedeutico al piacere dell’orgasmo.
    
    «Quando do il via, tu, Gilda, dai un colpo di tosse e tu, in quell’attimo stesso spingi.» Me lo trovai incastrato dentro senza che neppure me ne fossi accorta. Il mio fraterno amico, che scopava spesso Katia, aveva acquisito una buona esperienza, e si muoveva dentro e fuori della mia guaina con perizia; il piacere che mi dava il suo andirivieni era leggermente superiore a quello che mi procurava lei leccandomi il clitoride; tuttavia, l’abbinamento delle loro azioni, mi catapultarono in un mondo nuovo, fatto si continui orgasmi, ora lievi ora più intensi. Poi sentii le mani di Katia che mi dilatavano il solco fra le natiche e il pensiero di ciò che stava per accadermi mi fece avere una contrazione delle pareti vaginali, che fece dire a un meravigliato Gigi:
    
    «Katia, questa porcellina me lo ha morsicato con la fica.»
    
    «Una volta lo facevo ...