1. L'allevatrice di cani


    Data: 15/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Mirosa

    ... pure io. Ora mi sono allargata un po’ troppo…» Non la lasciai proseguire, perché volevo continuare a godere, e per farglielo capire, le morsicai il grilletto. Capì al volo e s’incazzò per la mia insolenza:
    
    «Ha imparato alla svelta a essere troia.» A giochi finiti, Gigi mi disse che gli aveva asciugato il cazzo dal viscido dei miei umori, strofinandoglielo con i suoi lunghi capelli rossi. Poi gli aveva ordinato perentoriamente:
    
    «Piantaglielo tutto nel culo, con un colpo solo, a questa puttanona.» Questa volta non c’era stata la piacevole sensazione del caldo glande che s’appoggiava alle mie ragadi e neppure l’esperta lingua di Katia che mi lambiva il clitoride. Un dardo incandescente mi trapassò lo sfintere e m’infuocò l’intestino; urlai e piantai i denti in una coscia di Katia, che per tutta risposta m’introdusse due dita nella fica appena sverginata e con i polpastrelli, passeggiando sulla sottile membrana divisoria, andò alla ricerca dell’asta di Gigi che con furia mi stava inculando.
    
    «Leccami troia! Che fra poco ululerai come le mie cagne. E tu Gigi pompala a più non posso che se la deve ricordare per sempre la sua prima inculata.» Il bruciore era atroce e in quel momento odiavo Katia, sennonché, improvviso e impetuoso com’era stato il supplizio, altrettanto lo fu l’orgasmo inaudito che mi sconvolse; un magma tumultuoso di piacere elevato all’ennesima potenza, mi devastava il corpo con epicentro l’ano così selvaggiamente sollecitato. Tuffai la bocca nella ficona rossa di Katia per non esternare con inumane urla, il parossistico godimento che stavo provando.
    
    «Godo Gilda! Godo amore mio!!!» Urlava Gigi, intanto che il suo cazzo mi sconquassava il retto. E mentre, i trilioni dei suoi spermatozoi, s’arrampicavano su per il mio colon, persi quasi i sensi. Mi rimane nella mente la felicità che avevo provato nel sentirmi chiamare amore da Gigi.
    
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