Boom del 27
Data: 17/11/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bsx_930
... giù la cerniera e gli tolsi il giubbotto.
Lui fece uguale e poi mi allontanò.
“Scusami... sei tipo il terzo ragazzo che bacio..”.
Grande, grosso e pure giuggiolone!
“Tranquillo, vuoi andare di la? Sai qui all'entrata solitamente lo faccio col postino, se viene a saperlo si potrebbe offendere”. Dissi a battuta e lui accennò un sorriso scuotendo la testa.
“Vieni, andiamo in cucina”.
Accesi un paio di luci e arrivammo nella cucina.
“Acqua? Vino? The? Alcolici vari?”. Chiesi.
“Acqua va bene, grazie”. Disse mettendosi a sedere.
“Io mi faccio un bicchierozzo di vino”. Dissi aprendo il frigo.
“Allora prime esperienze.. hai avuto fegato ad abbordarmi al locale”. Dissi.
Ancora una volta mi prese alla sprovvista e mi infilò la lingua in bocca, per poi allontanarsi.
“Scusa scommetto..”. Dissi.
“No, ti stava scivolando una goccia di vino dal labbo, non volevo si sprecasse”.
“E sei solo al terzo ragazzo?”. Chiesi sbalordito.
“Non è che sotto sei..”. Dissi alludendo alla grandezza.
“Oh no, no, tocca pure se vuoi”. Disse alzandosi in piedi mettendo il suo pacco sigillato dentro dei jeans davanti al mio naso.
“Oh be' c'è tempo”. Dissi guardandolo.
“No no, tocca pure”. Disse tirandosi su la canottiera.
Un invito così non si rifiuta.
Poggiai il bicchiere sul tavolo e misi la mano sul suo pacco.
Sentivo l'asta sotto la stoffa, era moscio si, ma già abbastanza lunghino, scesi e tastai le palle, due meravigliose ...
... palle.
“Dimmi un po', alleni anche lui in palestra?”. Dissi a battuta.
“Lui lo allenavo in casa davanti ai porno”. Disse rimettendosi a sedere.
“Be' si potrebbe far allenare anche adesso..”. Dissi facendo salire una mano lungo la sua gamba.
“Che ne dici se ci andiamo piano?”.
“Sei il primo che becco in un locale che mi dice Andiamoci Piano”.
Dissi riprendendo il bicchiere.
Chiacchierammo per un po', poi gli chiesi se aveva voglia di trasferirsi in camera.
Entrati lo feci accomodare.
“Senti, vado un secondo in bagno a togliermi il trucco dal viso e cambiarmi, ok?”. Michela esagera un po' con i fard.
“Ok”. Disse lui sdraiandosi sul letto.
Mi cambiai veloce, struccai ancor più veloce e tornai dal “andiamoci piano”.
Entrai in camera e lo trovai nudo con la chitarra di mio fratello a coprire il pacchetto.
“Suoni?”, mi chiese.
“No, è di mio fratello”. Dissi chiudendo a chiave la porta dietro di me.
“Be', bella chitarra”. Disse.
Aveva un fisico mozzafiato, l'addome andava giù meravigliosamente, formando sui fianchi la meravigliosa V che tutti i ragazzi vorrebbero, i pettorali erano pieni, così pieni che se li mordevi poteva uscire il nettare degli dei, le cosce, che cosce possenti, era tutto un muscolo.
“Non volevi andarci piano?”. Dissi.
“Be' si, ma come prima sera, vederci nudi direi che è un andarci piano”. Disse sorridendo.
“Ah solo vederci da lontano?”. Dissi io avvicinandomi un po'.
“Anche da vicino se vuoi”. Continuò ...