La donna di un'altra
Data: 18/11/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Miriana, Fonte: EroticiRacconti
... con più facilità. “ Fammi posto allora ” mi sollecitò entrando dentro la tazza della doccia, a stretto contatto col mio corpo, sempre più fremente, agitato da un tremore simile a un attacco epilettico. “ Wow, come sei su di giri, bella …! Però, sei anche egoista. Non hai ricambiato che il bacio, fin’ora. Anch’io ho la micia, e mi piace farmela toccare, sai? ” mi ricordò, prendendomi una mano e posandosela sul pube, ormai bollente come il mio, e forse persino di più. Il suo giusto rimprovero mi fece rimediare subito, infatti m’inginocchiai e unii la mia bocca alle sue grandi labbra, risucchiando tutto il suo clitoride; quasi un piccolo pene, molto prominente, e che io circondai con la lingua, con le labbra e, talvolta pizzicandoglielo con i denti, procurandole anche dolore che però lei mistificava con gridolini di piacere. Il nostro vendicativo contatto, non poteva continuare lì sotto la doccia, pertanto, senza nemmeno asciugarci, ci trasferimmo nella mia camera da letto, quasi di corsa, per fonderci in un corpo a corpo, in un sessantanove classico che come finale lasciò entrambe in preda a ripetuti orgasmi devastanti, per i nostri fisici. “ Sei soltanto lesbica oppure ti piacciono anche gli uomini? ” le domandai, in un attimo di stasi. “ Preferisco gli uomini, ma non disdegno leccarla ad una bella donna …” rispose senza pensarci un solo attimo. “ Tu …? Da come me l’hai maltrattata, direi che sei più tendente al lesbismo ” affermò convinta. “ Dici? ” chiesi dubbiosa ormai ...
... delle mie reali tendenze sessuali. Con lei avevo gustato piaceri assoluti così intensi da farmi pensare che avesse proprio ragione. Avevo avuto con lei un rapporto da sballo, il piacere avvolto da altro piacere, l’apice dell’amore diverso concentrato, il quale sicuramente avrebbe avuto la massima importanza nel prosieguo della mi esistenza. “ Lo dimostra il fatto che non ti sei minimamente negata alle mie avance, anzi, hai partecipato al duello sessuale con armi idonee, piuttosto affilate, riservandoti di martoriare le mie intimità con dita diritte, al di fuori del mio corpo, ma che poi divenivano dolorosamente adunche, all’interno, e tutto questo, senza mostrare la minima pietà per la mia evidente sofferenza ” aveva continuato il discorso con una serietà e una calma da intimorirmi, anche se soltanto verbalmente. E allo stesso tempo, nuovamente eccitata tanto da spingermi ad aggredirle la vagina soltanto con la lingua, benché, il mio istinto, mi spingesse persino a mordergliela, ferirla a sangue, così da gustarla in modo totale, vampiresco. “ Se mi mordi un’altra volta, ti picchio …! ” mi minacciò, strattonandomi selvaggiamente il capo con l’ausilio di una ciocca di capelli stretta nella sua mano. “ Devi soltanto leccarmi, fino a farmi godere con la lingua, senza toccarmi con le mani, anche se ci volesse tutta la sera e la notte ” m’impose, tirandomi su di se mentre si lasciava cadere sulle lenzuola, continuando a tenermi la testa unita alla sua vagina. In quel frangente mi fu ...