1. La Coinquilina cap. 7


    Data: 28/11/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta

    ... aveva preso per cercare il pittore “abbastanza famoso”. Un po’ si vergognò della sua ignoranza ma poi pensò che non era tenuto a conoscere la vita privata degli artisti. Ma quel racconto gli aprì uno spiraglio che non aveva considerato ma che avrebbe dovuto: non poteva cambiare Sara, se lo attraeva perché era oscena e sfacciata non poteva poi pretendere di averla così solo per il suo tornaconto personale. Alla fine non voleva una relazione con lei, era solo la sua coinquilina. Ma quella sera la voleva e dopo quella parentesi artistica, la voleva ancora di più. La cultura e l’intelligenza erano senz’altro un richiamo sessuale forte per Gustavo. Aveva il mix perfetto. Al Light Moon le luci erano soffuse. Quando Sara si tolse il cappotto Gustavo notò che solo un paio di uomini l’avevano notata. Certo si vedeva ancora ma molto meno rispetto all’enoteca. “Vado un attimo in bagno” disse Sara. Gustavo si accomodò su uno dei sofà a L e guardò rapidamente il menù dei cocktail. Sara tornò subito e prima di sedersi sistemò la borsa sul divanetto. “Tieni il menù, guarda cosa vu…...” Davanti a Gus c’erano le gambe lunghe e tornite di Sara avvolte dalle sue immancabili autoreggenti. Il vestito che lasciava uno spazio di cosce nude gli mostrò nella sua trasparenza che Sara non era andata in bagno a fare pipì. Davanti alla sua faccia stupita, a meno di 20 cm di distanza c’era il suo sesso di nuovo nudo. “Ti sei tolta anche il perizoma……..” “Come noti tutto ehhhh, sì mi dava fastidio, mi ...
    ... sentivo morire con quel filo nel culo” “Come noto tutto…..ho le tue grazie davanti…...” Si ricordò del discorso appena fatto e decise di smetterla di fare osservazioni e di iniziare ad osservare. Si sedette sul divanetto davanti e Gustavo decise di non proferire parola per almeno un paio di minuti. Si concentrò sui suoi seni semi nudi e desiderò immensamente tirare quei capezzoli duri con le sue dita, torturarli per poi lenirli con la lingua e succhiarli. Chissà che sapore avevano…. Le sue cosce bianche e infinite sembrava che lo invitassero a metterci una mano in mezzo. Il suo sesso sicuramente era già umido. Le sue labbra già gonfie. “Con tutti quegli sguardi si sarà eccitata, ne sono sicuro” pensò fra se e sentiva crescere la sua erezione. Passò un ragazzo abbastanza giovane vicino a loro e non si lasciò scappare un commento volgare “Bella tettona vogliosa sei...” Gustavo, a quel commento, la guardò, non notò nessuna reazione e quell’impassibilità di Sara lo mandò in tilt. Ordinò un altro cocktail. L’aperitivo era stato misero e l’alcol iniziava a farsi sentire. Non era sicuro di controllare tutte le sue facoltà. Mentre il cameriere si avvicinò per portare l’ordinazione, Gus vide Sara aprire le gambe davanti a lui per tirarsi su una delle autoreggenti. Vide le sue labbra invitanti aprirsi e non desiderò altro che tuffarcisi in mezzo. Bevve il secondo cocktail in meno di 30 secondi. Andò a sedersi sul divanetto vicino a lei e la guardò con una morbosità del quale lui stesso si ...
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