1. Galeotto fu il bus - parte 2


    Data: 01/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87, Fonte: Annunci69

    ... ti sono debitore...”
    
    Ah.. ecco! Si sente in debito, ecco come infrangere una bolla di sapone, sebbene la più meravigliosa.
    
    “Ma non è questo che mi fa dire di amarti. Io ti guardo e sento che c'è qualcosa in te che non mi so spiegare. Tu illumini coloro che ti stanno attorno, sei speciale perché fai sentire gli altri speciali. Non ci sono tante cose che so, ma questa è una di quelle: io ti amo. Non ho alcun dubbio a riguardo!”.
    
    Abbassa lo sguardo, come se si fosse arreso.
    
    “Ahmed...” lo chiamo, si volta. Io gli sorrido e lui ricambia. Quei sorrisi che non gli avevo mai visto fare fino a qualche tempo prima e che ora lo rendono perfino migliore (come se fosse possibile).
    
    Rimaniamo qualche secondo così, semplicemente a guardarci, poi lui si protende verso di me nello stesso momento in cui faccio lo stesso con lui e ci baciamo ancora. Non mi stanca mai.
    
    Ci stendiamo nuovamente. Lui guarda l'ora. È mezzanotte. “Forse è meglio andare a letto, tanto staremo comodi anche lì, forse anche di più” dice alla fine. Mi guarda. “D'accordo” gli sorrido con gli occhi che brillano dalla felicità.
    
    Andiamo a lavarci i denti e poi a letto - anche se non sono affatto stanco.
    
    Entriamo sotto alle lenzuola leggere. C'è l'aria condizionata accesa.
    
    Ci avviciniamo e ci abbracciamo. Le nostre teste sono vicine vicine. Sento ogni suo respiro. Gli bacio la fronte, poi il naso, poi le guance, poi la barba e infine arrivo alla bocca. Lì lui ricambia con rinnovata passione. Si ...
    ... stringe a me.
    
    “Questo è un sogno” dice stringendomi forte a sé. “Non voglio lasciarti andare”
    
    La sua dolcezza mi scioglie. Per un momento provo a guardarci dall'alto: un orso e un bambino, abbracciati, sotto alle coperte. Le gambe intrecciate. Il corpo dell'orso avvolge il bambino come fosse un suo cucciolo da proteggere.
    
    Sento ancora la sua erezione che non accenna a diminuire, così come anche la mia.
    
    “Vuoi farlo un'altra volta?”
    
    “Ti ho già consumato abbastanza per oggi. Non voglio farti male.”
    
    “Non mi fai male.. se succedesse te lo direi”
    
    “Non è vero e comunque non mi va. Voglio solo stare qui abbracciato con te.”
    
    “Ma non ti fa male?”
    
    “Che cosa?” mi chiede un po' stupito.
    
    “Questa erezione continua, non ti fa male? Praticamente ce l'hai duro da quando sei venuto a casa mia stamattina. Io impazzirei!”
    
    “Abbiamo detto di essere sinceri gli uni con gli altri. Voglio farlo, voglio essere sincero con te.” dice allontanando il volto dal mio “Ti ho detto una bugia. Sono stato con un paio di ragazze, ma non sono mai riuscito ad andare fino in fondo...” si interrompe, sembra imbarazzato “Non si è mai alzato completamente e non siamo mai riusciti a farlo. Sono felice che con te sia l'opposto. Sono felice di fare l'amore con te. Sto bene fra le tue braccia. Sto bene seduto accanto a te. Ho trovato la felicità con te...”
    
    Io non so che dire. Mi limito a guardarlo negli occhi, quasi commosso. Poi gli passo una mano sul torace, sulla schiena, sulle spalle. Gli ...
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