1. Galeotto fu il bus - parte 2


    Data: 01/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87, Fonte: Annunci69

    ... accarezzo la guancia.
    
    “Ed io sono felice con te.”
    
    Ci stringiamo forte, stiamo quasi piangendo entrambi.
    
    Non so quanto tempo ho trascorso con una mano immersa nei suoi capelli, carezzandolo. Poi lentamente, quasi cullati l'uno dal corpo dell'altro, ci siamo addormentati.
    
    Durante la notte devo essermi girato perché Ahmed non è più davanti a me, ora mi si trova alle spalle. Il suo braccio avvolge la mia pancia e sento il caldo contatto della sua pelle contro la mia. Tranquillamente mi addormento di nuovo.
    
    Mi sveglio che è ancora buio. Mi sveglio perché qualcosa di strano sta succedendo.
    
    Ahmed è entrato dentro di me. Lo sento distintamente. Non si sta muovendo, ma è inequivocabilmente dentro. Gli prendo la mano che giace inerte sulla mia pancia. “Ahmed...” sussurro voltando appena la testa. “Ahmed...” ancora nessuna risposta. Possibile che sia entrato nel sonno? Possibile che non l'abbia fatto di proposito. Comunque la sensazione di pienezza è inebriante e mi lascio andare al piacere di assaporarla. E mi riaddormento, lui dietro di me, lui dentro di me.
    
    Mi sveglio ancora una volta. Il sole è sorto. Guardo l'orologio digitale appoggiato al comodino e vedo che sono le nove e sette minuti. Ahmed non si è spostato di un centimetro: sta ancora dietro e dentro di me e la sua mano giace ancora sulla mia grande pancia pelosa.
    
    Gliela prendo, la porto alla bocca e la bacio. Mi sistemo un po' meglio e nel farlo sento Ahmed entrare un pochino di più dentro di me, ...
    ... magari solo un centimetro, forse solo mezzo. Comunque quel tanto che basta per farlo svegliare. Sento che si muove, stringe la mia mano e al contempo mi tira più stretto a sé. Io lo lascio fare. Mi bacia sul collo.
    
    “Buongiorno Alvise”
    
    “Buongiorno Ahmed”
    
    Senza che io dica o faccia nulla, piano piano, delicatamente esce da me. “Scusa, spero di non averti svegliato. Non so come sia successo”
    
    “Non scusarti. Ho dormito benissimo, averti dentro è la cosa più bella del mondo. Perché esci adesso?”
    
    Sento il vuoto che ha lasciato, un vuoto che solo lui può ricolmare.
    
    “Voglio lavarmi i denti. Odio l'alito del mattino.”
    
    Scoppiamo a ridere. Lentamente mi alzo anche io e lo seguo in bagno dove mi fa usare il suo spazzolino. Siamo mezzi addormentati, anche se la sua erezione dice di lui il contrario. Continuo a stupirmi di quanto a lungo possa resistere.
    
    Dopodiché torniamo a letto. Mi fa distendere supino e si poggia su di me. Si inginocchia fra le mie gambe e poggia la testa sul mio petto. Piano piano rientra in me, ma stavolta guardandomi.
    
    Lentamente si muove. Sento la sua carne scorrere lungo le pareti del mio retto, sento il suo respiro sulla mia bocca, sento le sue mani che mi toccano, e sento il suo corpo scorrere sotto ai miei polpastrelli.
    
    È quasi esasperante la lentezza con cui mi penetra. Sento che è appassionato, sento che mi desidera almeno quanto io desidero lui. Sento che la mia vita sarà piena e realizzata solo con lui.
    
    “Ahmed... io non sono ...
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