1. Che mistero e' la vita


    Data: 30/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... il primo a scopare.”
    
    Passò quasi un’ora ma alla fine aprirono tutte le porte e cominciò un intenso via vai di persone.
    
    “Noi andiamo giù nell’atrio, almeno ci si muove un poco” disse Tommaso avviandosi assieme a Roberto: “se resti ti godi lo spettacolo. Però poi ti viene voglia di segarti. Ma almeno una volta dovresti vederlo...” e se ne andarono.
    
    Piero rimase fermo, seduto sul suo letto. Anche i due russi erano usciti. Restava solo Long che se ne stava in fondo un po’ nascosto, forse per non farsi notare da chi passava.
    
    Poco dopo ritornò Fouad con altri due arabi con i quali stava discutendo animatamente. Arrivati sulla porta indicò loro il ragazzo facendolo poi avvicinare con un gesto per farlo vedere bene. Gli sollevò la gonna per mostrare il culo, gli pizzicò un capezzolo e gli diede un sonoro sculaccione su un gluteo. Gli fece perfino aprire la bocca mettendogli tre dita dentro. Continuarono a parlare ancora qualche minuto, probabilmente per accordarsi sul prezzo e quindi Fouad ordinò al ragazzo: “muoviti, giù. Prima in bocca e poi ti appoggi al tavolino e ti scopa.” Disse ancora qualcosa ad uno dei due che si avvicinò al ragazzo, incurante che Piero fosse li e si tirò giù i pantaloni. Long aiutandosi con le mani lo leccò e succhiò fin che l’arabo non lo allontanò indicandogli il tavolino. Ci appoggiò sopra i gomiti lasciando il culetto ben proteso in alto mentre quello gli sollevò la gonnellina e lo penetrò per poi sbatterlo con forza tenendolo fermo per i ...
    ... fianchi. Piero vedeva la forza che ci metteva e sentiva quel cupo suono dei due corpi che sbattevano uno contro l’altro. Non smise finché non lo riempì e, a quel punto, soddisfatto della prestazione, la sottolineò ringraziandolo e colpendolo con uno schiaffo sul culo prima di andarsene.
    
    Fouad rientrò: “presto. Va a lavarti. Qui c’è Mohamed che è già pronto.”
    
    Ci mise poco e si mise di nuovo in piedi sul fondo. “Fai cosa ti dice.” ordinò nuovamente il marocchino.
    
    Questa volta entrò un puzzolente omone nero. Guardò subito Piero e in un italiano stentato: “cosa fai li? Guardi? Guardi che scopo?”
    
    Non ricevendo risposta lasciò perdere e concluse con un laconico: “fa pure, così vedi come si scopa...”
    
    Si avvicinò a Long lo guardò dall’alto al basso e lo sollevò come fosse un bambolotto appoggiandolo in piedi sul bordo del letto.
    
    “Baciami!”
    
    Adesso erano alti uguali e l’uomo afferrandolo per la nuca con quella enorme mano lo tirò verso di se e iniziò a baciarlo. Finito lo guardò, accarezzandolo un po’ dappertutto, prima di togliergli in malo modo la gonnellina. Si sedette sul letto continuando ad osservarlo e poi strinse nel pugno pene e testicoli. Forse lo fece con forza perché il ragazzo si lamentò provocando una risatina dell’omone che si rialzò per abbassarsi i pantaloni della tuta. Gli ordinò di inginocchiarsi e gli sbatté davanti alla faccia una traboccante pancia che sovrastava un sesso enorme e due coglioni grossi come palle da tennis.
    
    “Succiami tutto, ...
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